Ci scrive il collega Luigi Carella, Operatore Socio Sanitario (OSS): “finalmente regioni coraggiose, bene hanno fatto Veneto e Lombardia a creare i Super-OSS”.
Egr. Direttore,
Finalmente una regione con le p…e! Magari tutte le regioni prendessero certe decisioni! SVEGLIA!!!
L’OSS è da sempre una figura professionale non valorizzata, e finalmente qualcuno sta cambiando le carte in tavola, a favore di una figura da sempre sottovalutata! Come si è potuto ampiamente evincere sotto questa pandemia, eroi solo medici ed infermieri. E gli OSS? Ah… l’OSS è solo un semplice lava c…o, non ha potuto essere fondamentale in questa situazione, quindi lo emarginiamo.
Per non parlare poi, di quando l’oss presta servizio presso i domicili con i vari servizi ADI e SAD. Senza togliere merito a nessuno… ma chi fa l’assistenza vera e propria a quelle povere persone affette dalle più disparate patologie? Prendendo in esame un ammalato di SLA. Chi deve rifare le medicazioni al bisogno se urgono di essere cambiate? Chi deve rimedicare un tracheo al bisogno? Chi deve essere capace di usare una nutri pompa? Chi deve deve essere capace di prendere i parametri vitali, quali saturazione e pressione in una situazione d’emergenza? Eccetera, eccetera. eccetera… Se in tutto questo l’infermiere non c’è? L’OSS ovviamente.
Bisogna dargli la giusta formazione. Determinate mansioni, deve averle imparate durante il corso di qualifica e non sul campo come si fa spesso, e certe volte a scapito del paziente. Ben venga il super OSS.
Saluti un OSS della Puglia.
Luigi Carella, Operatore Socio Sanitario
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