Quale tecnica utilizzare? AssoCareNews.it ne presenta oggi una “particolare” che risolve tantissimi problemi in termini di efficacia, efficienza e risparmio di tempo e denaro. Senza contare il minor fastidio per il Paziente.
La gestione routinaria delle ferite acute e croniche che non guariscono, comprende la detersione o il debridement. Di conseguenza, il debridement rappresenta una necessità basica per indurre il processo funzionale della riparazione tissutale, condizione che lo rende un intervento medico cruciale nella gestione delle ferite acute e croniche non-healing.
È quindi fondamentale scegliere la tecnica di debridement più appropriata, in considerazione delle condizioni cliniche, delle esigenze del paziente e della condizione della lesione.
Tecnologia
JETOX HDC è un dispositivo con lavaggio a getto, facente parte dei sistemi di tipo hydrojet, utile nella DETERSIONE e DEBRIDEMENT delle ferite.
La soluzione fisiologica, attraverso l’ossigeno, viene nebulizzata sul fondo della lesione e grazie alla sua forza, coadiuvata alla punta atraumatica, riesce a rimuovere il biofilm e/o fibrina non adesa.
Inoltre, attraverso un canale per l’aspirazione, collegabile con connessione universale ai dispositivi portatili o fissi, è in grado di rimuovere fisicamente dalla ferita corpi estranei, detriti e qualsiasi altro tipo di materiale, evitando la nebulizzazione e che il professionista si sporchi o si bagni. È un dispositivo sterile, latex free, monouso e mono-paziente.
È utilizzabile con pressioni atraumatiche comprese nel range tra 4 e 12 PSI (dai 9 ai 15 l/min), regolabili in funzione del flusso di ossigeno impostato sull’erogatore.
JETOX HDC, utilizzabile su tutti i tipi di lesione che presentino biofilm, fibrina non adesa e pus, grazie alla poca invasività, elimina il rischio di possibili complicanze, come emorragie o danneggiamento di strutture sane. Dagli studi, inoltre, è emersa un’elevata tollerabilità alla manovra, con basso grado di dolore (NRS 4). Ne è sconsigliato l’utilizzo su lesioni che presentino necrosi, escara, slough o in pazienti in cura con terapia anticoagulante.
Risultati clinici
Questo metodo consente una migliore evoluzione del processo di guarigione, poiché JETOX HDC pulisce delicatamente e stimola la granulazione in modo efficace effettuando un Debridement Selettivo. Grazie all’ossigeno, inoltre, il metabolismo cellulare migliora, accelerando così i processi di guarigione.
JETOX HDC® è di facile utilizzo, può essere utilizzato dall’infermiere in quanto non è un tagliente e non necessita di procedure complesse (si consiglia comunque l’utilizzo da parte di personale sanitario adeguatamente formato). La procedura può essere eseguita tranquillamente al letto del paziente o in ambulatorio.
È utilizzabile in ambito Ospedaliero e Socio-Sanitario (RSA; RSD ecc..), dove possibilmente siano presenti impianti centralizzati di ossigeno. In assenza di sistema di aspirazione e/o di ossigeno centralizzato può essere collegato a un aspiratore portatile e ad un nebulizzatore professionale.
La precisione e la versatilità di questo tipo di dispositivo ne consente l‘applicazione in diverse condizioni e modelli clinici come: Reparti Chirurgici, Ambito di Degenza (Unità Spinali, Riabilitazioni Neurologiche, Medicina…), Ambulatorio (Vulnologia, Dermatologia…) e Reparti Intensivi (Rianimazione, Pronto Soccorso, Centro Ustionati…).
Conclusioni
In conclusione, JETOX HDC, quale strumento di detersione e debridement, è da considerare parte integrante nel processo di cura delle ferite, per raggiungere uno specifico end point, ovvero la guarigione.