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venerdì, Maggio 3, 2024
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Nessuno tocchi Ippocrate, hackerato profilo Facebook dell’associazione in prima linea contro le aggressioni.

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“Nessuno tocchi Ippocrate” denuncia: foto oscene per infangare il nostro operato, ci hanno ferito ma non ucciso.

Immagini oscene campeggiano da due giorni sul profilo social di “Nessuno tocchi Ippocrate, gli hacker si sono impossessati del profilo dell’associazione da sempre impegnata contro le aggressioni agli operatori sanitari.

Un fenomeno allarmante e in costante crescita denunciato all’unisono dagli ordini delle professioni sanitarie che proprio ieri l’altro hanno denunciato le brutali violenze ai danni di un otorinolaringoiatra dell’ospedale “Moscati” di Taranto investito e pestato selvaggiamente davanti al nosocomio a fine turno.

Proprio in questo clima di odio si inserisce l’attuale attacco web di cui è vittima l’associazione campana.

Ma chi può averlo perpetrato allo scopo di silenziare una battaglia tanto nobile? Lo chiediamo a Manuel Ruggiero, medico di emergenza sanitaria territoriale 118 presso l’Asl Napoli 2 Nord e presidente di Nessuno tocchi Ippocrate.

Si tratta “sicuramente di qualcuno che vuole fermare la nostra denuncia social infangando il nostro operato”, denuncia.

“Sono demoralizzato per il vile attacco informatico che ha subito la pagina Facebook ufficiale dell’associazione. La pagina – prosegue – è attualmente in mano ad hacker che la stanno usando per pubblicare immagini oscene. Quattro anni di passione, amore e professionalità andati in fumo”.

Ma la preoccupazione prevalente al momento è quella di chiedere “aiuto per far comprendere all’utenza di Facebook che non abbiamo più il controllo della pagina”.

A chi va sul profilo e cerca di interloquire via chat appare il seguente avviso: “La pagina Facebook di Nessuno tocchi Ippocrate è stata hackerata!

Cliccate su questo link: https://www.facebook.com/nessunotocchiippocrate2/

Questa è la pagina nuova, mettete ‘mi piace’ e condividete questo link nei gruppi! Scusate per il disagio”.

L’animatore della pagina, il dottor Ruggiero, fa sapere che “l’associazione è in contatto col social network per ripristinare la pagina ed è per questo che intanto ne ha creato una provvisoria dove – sottolinea – continueremo a guidare la nostra ‘mission’”.

Per far identificare i pirati informatici non è stata contattata la Polizia postale, ma a breve si procederà.

“Non l’abbiamo ancora fatto – racconta il presidente di Nessuno tocchi Ippocrate – in quanto ‘Facebook meta’ ci ha assicurato il ripristino dei nostri attuali amministratori. Ma lo faremo sicuramente nei prossimi giorni.

Al momento stiamo chiedendo addirittura la chiusura della vecchia pagina che aveva 39mila follower, perdendo in tal modo anni di storia nostra. Preferiamo questo anziché lo scandalo che sta andando in scena”.

“Ci hanno ferito – conclude – ma non ci hanno ucciso”.

A cura di Silvia Donat-Cattin

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