Per sollecitare la Regione Veneto a procedere con lo scorrimento delle graduatorie e a prorogarne la scadenza di un anno la FP CGIL Veneto chiama a raccolta gli OSS interessati organizzando un PRESIDIO a CAMPO SAN TOMA’ a VENEZIA per MARTEDI 30 APRILE alle ore 10.00.
Per l’occasione è stato chiesto un incontro all’Assessore Regionale Manuela Lanzarin alla quale verrà consegnato un documento con le richieste del sindacato.
“Ad oggi – dichiara Sonia Todesco della FP CGIL Veneto – risultano essere stati assunti complessivamente 1677 Operatori Socio Sanitari sui 4197 idonei in graduatoria, pari al 40%. E se per alcune Aziende sono stati chiamati quasi tutti con oltre il 90% (Ulss 1 e Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona), sono ben 5 le Aziende che hanno attinto per meno del 30 % (Ulss 2, Ulss 5, Ulss 6, Ulss 7 e Ulss 9)”.
“Una situazione che merita uno scatto deciso da parte delle aziende sanitarie – prosegue Todesco – e per questo con una nota inviata venerdì scorso abbiamo invitato la Regione Veneto a procedere speditamente, senza rallentamenti causati dal percorso di autorizzazione della CRITE, alle assunzioni degli OSS presenti nelle graduatorie e di assumere l’impegno a legiferare per estendere la validità delle graduatorie oltre i due anni previsti dalla normativa nazionale. Facoltà che in base alle diverse sentenze della Corte Costituzionale rientra a pieno titolo nelle prerogative regionali”.
Ricordiamo che le graduatorie sono state pubblicate il 21 luglio 2022 e poiché la loro validità è biennale vorremmo evitare che centinaia di OSS che si sono formati e impegnati nel concorso bandito da Azienda Zero, debbano ri-partecipare ad un concorso pubblico.
Stando ai dati del conto annuale dello stato – ultimi disponibili 2021 – sono 9726 gli OSS a tempo indeterminato in forza nella Sanità pubblica del Veneto tra Aziende Sanitarie, Ospedaliere e IOV, con un’età media di 50 anni e ben il 37% con più di 55 anni; oltre 8,000 le donne.
Anche a fronte di questi numeri e delle mansioni fisicamente impegnative a cui sono sottoposti questi lavoratori – molti dei quali con limitazioni – è necessario un intervento urgente per quanto riguarda le assunzioni.
Si parla spesso di mancanza di attrattività del lavoro pubblico e di scarsa partecipazione ai concorsi, soprattutto per quanto riguarda i ruoli amministrativi. Non vorremmo che questa percezione si riflettesse in futuro anche sui ruoli assistenziali visto a cosa si rischia di andare incontro con questo concorso. C’è bisogno urgente di personale, sarebbe un vero paradosso lasciare a casa centinaia di persone pronte a lavorare” – conclude.
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