Protesta la FIALS di Imola, troppi senza tetto mettono a soqquadro i reparti
La FIALS di Imola è da settimane sul piede di guerra e denuncia fatti clamorosi che si continuano a registrare all’interno e all’esterno dell’ospedale Santa Maria della Scaletta. Questa volta a scendere in campo è Stefano De Pandis, delegato aziendale del sindacato delle autonomie locali e della sanità, che denuncia la presenza di troppi senza tetto che continuano a mettere a soqquadro reparti, corridoi, scalinate e ascensori della struttura sanitaria. Gli Infermieri delle medicine, della geriatria e delle lungodegenze sono costretti a lavorare di notte senza OSS e ultimamente a fare anche da Vigilantes.
De Pandis denuncia tutto al quotidiano sanitario nazionale AssoCareNews.it e non ha peli sulla lingua. Già più vuole, spiega, è stato chiesto all’azienda di Imola di prendere provvedimenti sulla questione, ma finora nulla si è visto o si è mosso e bande di senza tetto e di facinorosi continuano a girovagare tutte le sere e tutte le notti lungo i corridoi della struttura ospedaliera.
Il sindacalista FIALS ammette che queste persone hanno delle esigenze e che non possono restare fuori al freddo, perché morirebbero assiderati, ma si rende conto che gli Infermieri non possono continuare a ridurre i tempi assistenziali per i pazienti cronici e acuti delle medicine, delle geriatria e delle lungodegenze (la stessa cosa vale per i servizi dell’emergenza, per le chirurgie e per le terapie intensive) perché costretti ad occuparti anche di questi soggetti. A già va aggiunto che in quasi tutte le degenze di notte non ci sono OSS o non ci sono Operatori Socio Sanitari a sufficienza. Qui gli Infermieri devo improvvisarsi anche OSS e auto-demansionarsi per arrivare in maniera degna alla fine del turno di lavoro.
“Ora gli Infermieri devono fare anche i Vigilantes? – aggiunge De Pandis – Basta l’azienda deve intervenire e trovare, assieme ai servizi sociali del comune, un posto per queste persone e questo posto non può essere l’ospedale di Imola. Sono oltre dieci giorni che ci lamentiamo di queste presenze notturne. Più volte sono stati trovati escrementi ed urine umane in giro, soprattutto negli ascensori. Cosa aspetta l’ASL? Forse che qualche Infermiere venga aggredito? L’unica comunicazione giunta agli operatori è quella di chiudere le porte un po’ prima, ma ad oggi non è servito a nulla perché questa gente vaga indisturbata lungo le aree più disparate del nosocomio”.
Continueremo a seguire la vicenda, finché l’ASL non troverà una soluzione che non impegna agli Infermieri di fare anche da Vigilantes notturni.