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martedì, Giugno 6, 2023
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Cade Governo, riforme sanitarie congelate. Salvini dice basta.

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Il Governo di Giuseppe Conte è al capolinea. Il “capitano” Matteo Salvini parla di una maggioranza che non c’è e chiede il voto anticipato.

L’ormai ex vice-premier e leader della Lega ha annunciato la morte anticipata del Governo Conte per assenza di maggioranza Ve di intese politiche con il Movimento 5 Stelle. Chiede elezioni anticipate subito e dice no a governi tecnici. Il premier Conte e l’altro vice-premier Luigi Di Maio (M5S) chiedono spiegazioni e si dicono pronti al ritorno alle urne.

Si bloccano così tutte le riforme sanitarie e socio sanitarie in itinere.

Il ministro Salvini, nella sua veste di senatore, “dovra’ spiegare al Paese le ragioni che lo hanno portato a interrompere bruscamente l’azione del governo”. A Palazzo Chigi, ieri sera, il premier Giuseppe Conte, ha usato toni duri contro il leader leghista che ha di fatto aperto la crisi di Governo.

“Mi riservo di contattare i presidenti del Senato e della Camera – ha detto Conte – perché adottino iniziative per permettere alle Camere di riunirsi. Questo passaggio istituzionale dovrà svolgersi davanti ai parlamentari, rappresentanti di tutti i cittadini. Avevo promesso che la trasparenza sarebbe stato il tratto distintivo di questo Governo” e “vigilerò affinché questi valori siano rispettati fino all’ultimo giorno”.

“Non spetta al ministro dell’Interno convocare le Camere, né decidere i tempi di una crisi politica nella quale intervengono altri attori istituzionali”, ha continuato ancora il presidente del Consiglio. In ogni caso, ha sottolineato, “non permetterò piu’ di alimentare la narrativa di un governo che non opera. Questo governo ha sempre parlato poco e lavorato molto. Questo governo non era in spiaggia. Non accetterò che venga sminuita la dedizione con cui ministri, viceministri, sottosegretari, insieme a me, hanno lavorato”.

“Faro’ in modo – ha chiarito Conte – che questa crisi innescata dal ministro Salvini sia la piu’ trasparente della storia repubblicana” del Paese.

Da oggi di fatto le attività ministeriali continuano, ma è chiaro che fanno il minimo indispensabile. I ministri, compreso quella della salute Giulia Grillo, si preparato ad abbandonare l’incarico. Sempre che tra Lega e M5S non torni l’armonia. Soluzione assai lontana dal verificarsi.

Ora la parola passa alle Camere dei Deputati e del Senato per la verifica dei numeri che sostengono l’ormai lacerato Governo Conte. Poi la parola al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per il possibile ritorno anticipato al voto. Prima di tale ipotesi, tuttavia, Di Maio minaccia di voler portare il Parlamento l’approvazione della norma sulla riduzione del numero dei parlamentari.

Vedremo cosa accadrà.

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