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venerdì, Aprile 26, 2024
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Azienda Sanitaria condannata a risarcire Dipendente per congedo Covid-19 non attribuito. Esultano FIALS e LaISa.

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Azienda Sanitaria dell’Umberto I – Torrette di Ancona è stata condannata a risarcire una Dipendente per mancata assegnazione del congedo per Covid-19. Vittoria di FIALS e LaISa.

La FIALS dell’Ospedale “Umberto I – Torrette” di Ancona comunica che una Dipendente dovrà essere risarcita per mancata applicazione delle norme contrattuali previste dai dispositivi di Legge anti-Covid. In pratica alla donna era stato negato il Congedo di 15 giorni previsto per la Pandemia da Coronavirus e assegnato il normale congedo parenterale non retribuito.

Secondo il sindacato FIALS, sorretto nella battaglia anche da LaISa, ora l’Azienda sanitaria dovrà risarcire non solo la Dipendente, ma anche pagare le spese di tribunale e quelle legali. Non era meglio seguire direttamente la norma senza spendere così tanti soldi pubblici?

La lettera della FIALS.

La storia riguarda una dipendente che, chiedendo 15 giorni di congedo Covid-19 (retribuito al 50%), si vedeva rigettare l’istanza. Lo stesso periodo veniva richiesto quale congedo parentale (non retribuito) e l’Azienda accoglieva la richiesta.

Benché fosse stata soddisfatta l’esigenza di accudire la minore, vi fu un palese danno retributivo del 50% della paga giornaliera per 15 giorni. Spiace constatare che il firmatario del diniego è un coordinatore eletto in RSU nella lista CISL FP. Normalmente i sindacalisti dovrebbero tutelare in ogni modo gli interessi, non solo economici, riconosciuti da leggi e contratti.

L’operazione di tutelare la dipendente è frutto della collaborazione di due sindacati, LaISa e FIALS, i cui dirigenti, rispettivamente Palladino Enzo e Perrella Nunzio, hanno creduto sin da subito nelle ragioni della dipendente, affidando il caso all’Avv. Erika Sordoni che egregiamente ha promosso il ricorso in sede giudiziaria.

E’ un esempio di positiva collaborazione tra due Organizzazioni Sindacali (FIALS e LaISa) che hanno garantito il trionfo dei diritti del lavoratore contro i soprusi di un’Azienda MATRIGNA che, pur di negare congedi, aspettative e permessi porta in sede giudiziaria, da anni, motivazioni generiche basate sulla mancanza di personale.

Naturalmente ora l’Azienda dovrà restituire alla dipendente quanto sottratto indebitamente e, per effetto della condanna, pagare le spese di lite con soldi pubblici, oltre naturalmente l’onorario all’Avv. Dino Latini (difensore dell’Azienda).

Il Segretario Aziendale FIALS
Nunzio Perrella

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