Perché la Professione Infermieristica è destinata a morire se la politica non interverrà in tempi rapidi?

Da tempo ci si chiede se è giunto il momento di intervenire o meno per salvare la Professione Infermieristica in Italia. Ma quali sono i rischi e le “patologie” di quello che da tempo non è più un mestiere?

La professione infermieristica è destinata a morire se la politica non interverrà in tempi rapidi per i seguenti motivi:

• Carenza di personale: il numero di infermieri in Italia è insufficiente a soddisfare la domanda di assistenza sanitaria. Secondo l’ISTAT, nel 2022 la carenza di infermieri è stimata in circa 100.000 unità.
• Sovraccarico di lavoro: gli infermieri italiani sono sottoposti a un carico di lavoro eccessivo, che può portare a stress, burnout e abbandono della professione.
• Condizioni di lavoro precarie: gli infermieri italiani spesso lavorano in condizioni precarie, con contratti a tempo determinato e stipendi bassi.

Questi fattori stanno portando a un invecchiamento della popolazione infermieristica e a una riduzione del numero di infermieri in servizio. Se la politica non interverrà in tempi rapidi, la professione infermieristica rischia di scomparire.

Ecco alcuni interventi che la politica potrebbe adottare per salvare la professione infermieristica:

• Aumentare il numero di posti di studio per infermieri: questo consentirebbe di aumentare il numero di infermieri in servizio e di migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria.
• Migliorare le condizioni di lavoro degli infermieri: questo contribuirebbe a ridurre il sovraccarico di lavoro e a migliorare la qualità della vita degli infermieri.
• Valorizzare la professione infermieristica: questo contribuirebbe a rendere la professione infermieristica più attrattiva e a ridurre l’abbandono della professione.

È importante che la politica intervenga in tempi rapidi per salvare la professione infermieristica, che è fondamentale per il sistema sanitario italiano.

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