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sabato, Maggio 4, 2024
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Infermieri e professionisti sanitari delle Cure Primarie sono allo stremo.

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Nursing Up. Infermieri e professionisti sanitari delle Cure Primarie sono allo stremo. Ora è il momento di intervenire.

Le scriventi OO.SS. tornano ad evidenziare la grave situazione che coinvolge i vari ambiti del servizio Cure primarie. Negli ultimi mesi, alcuni Infermieri hanno cessato il proprio servizio o hanno fatto la scelta di licenziarsi e a tutt’oggi non sono stati sostituiti; quindi va da sé che i carichi di lavoro per chi è ancora in servizio sono aumentati in modo esponenziale, anche perché è aumentato il numero dei pazienti presi in carico. Questo, per i lavoratori sta comportando ore di straordinario in eccedenza e la difficoltà di poter usufruire delle ferie. Menzioniamo il fatto che alcuni professionisti hanno ferie residue del 2022 e tutte quelle del 2023.

In merito alla pronta disponibilità, che dovrebbe essere usata solo nei casi eccezionali e/o emergenziali in modo sporadico, è diventato a tutti gli effetti un orario di lavoro istituzionale, viste le sistematiche chiamate in servizio. Questo sta comportando, che i professionisti in questione, non riescono ad usufruire del distacco psico-fisico necessario, con notevole stress lavoro-correlato.

Inoltre ci viene segnalato, che da anni non viene distribuito il vestiario necessario per poter svolgere il lavoro in sicurezza, come le scarpe antinfortunistiche, vestiario idoneo e gli zaini appositi per una maggiore distribuzione dei carichi, addirittura sono costretti a portarsi l’abbigliamento a casa per poterli lavare e sanificare. Inoltre i mezzi aziendali sono in disuso per rotture varie e non sono stati né sostituiti né riparati, costringendo in molti casi i professionisti ad utilizzare il proprio mezzo personale. Scandaloso è il fatto che i Professionisti sanitari debbano farsi carico della gestione dei mezzi aziendali come il cambio gomme e la manutenzione ordinaria al di fuori del proprio orario di lavoro programmato, sottraendo tempo prezioso all’attività assistenziale, cioè quella che dovrebbero prioritariamente garantire. Occorre cambiare urgentemente l’attuale organizzazione del lavoro, altrimenti infermieri e professionisti sanitari devono sopperire continuamente alla mancanza di figure amministrative e di supporto.

Inoltre i mezzi sono privi di permessi per le zone ZTL di molti comuni e questo sta comportando disagi non indifferenti, di cui ritardi nelle prestazioni programmate e sanzioni amministrative che gli stessi devono remunerare a proprie spese.

Ci viene inoltre fatto presente che i Tablet in dotazione sono vecchi e non più aggiornabili per i nuovi programmi che l’Apss ha adottato.

Concludono i due Segretari Hoffer e Varagone, ma è possibile che le inadempienze dei Dirigenti Aziendali le devono pagare sempre i Cittadini ed i Professionisti che operano tutti i giorni con diligenza e professionalità? Invitiamo l’Assessorato ad intervenire con urgenza in merito. Rammentiamo il fatto che dopo le nostre istanze a tutt’oggi non è stato dato seguito a nessuna risoluzione, abbiamo rinnovato pertanto la richiesta di un incontro istituzionale urgente.

Le indicazioni normative nazionali hanno inoltre previsto l’inserimento dell’infermiere di famiglia, uno ogni 3000 abitanti, vogliamo sapere quanti ne sono statti assunti in realtà e quando verrà dato seguito alla nostra richiesta di attivare un tavolo di confronto per una chiara definizione delle funzioni.

Se le attività territoriali non verranno adeguatamente potenziate con nuovo personale, al quale dovrà essere garantito un adeguato percorso di carriera e una migliorata conciliazione del tempo lavoro-vita, le Case della salute rischieranno di diventare delle cattedrali nel deserto. Un aspetto importante sarà garantire al personale la possibilità di avere alloggi gratuiti o a prezzo agevolato, trovare locazione in certi valli è difficoltoso se non proibitivo.

Coordinatore Nursing up Trento
Cesare Hoffer

Segretario della UIL FPL Sanità del Trentino
Giuseppe Varagone

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