Infermiere aggredito per un ritardo di 10 minuti. Rotto il tablet e strattonato. Il problema allora non è il Pronto Soccorso!
Infermiere aggredito per un ritardo di 10 minuti per un servizio a domicilio.
E’ successo a Milano lo scorso 13 agosto ed a darne notizia è lo stesso collega infermiere tramite un post social.
I fatti.
Il collega lavora privatamente come infermiere a domicilio. Lo scorso sabato doveva recarsi in una casa vicino viale Abruzzo e per colpa del traffico è arrivato “13 minuti in ritardo”.
All’arrivo c’era ad aspettarlo il figlio della signora che aveva bisogno di lui, completamente inferocito.
Alzando la voce lo ha strattonato già sul pianerottolo di casa, provocando la caduta per le scale del tablet che usava per gestire agenda e scrivere un diario degli interventi.
Tra offese e un’ulteriore spinta in corridoio, il collega ha comunque effettuato la prestazione “per non far pagare alla signora la pessima educazione del figlio”, come ha sostenuto nel post.
Ha poi però disdetto tutti gli ulteriori appuntamenti, lasciando la presa in carico.
Un episodio quindi ben lontano dagli ambienti stressogeni del pronto soccorso, che talvolta sono usati per giustificare l’aggressività immotivata di pazienti e parenti.