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FIALS Bergamo: “serve ripristinare urgentemente l’indennità di rischio malattie infettive per Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie”.

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Alfredo De Marchi (FIALS Bergamo): “serve ripristinare urgentemente l’indennità di rischio malattie infettive per Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie”.

Il segretario provinciale della FIALS di Bergamo, Alfredo De Marchi, è sul piede di guerra contro l’ASS BG Est per la sospensione inopportuna e incomprensibile dell’indennità di rischio per malattie infettive. Colpiti tra gli altri decine di Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie.

De Marchi ha preso mouse e PC ed ha scritto ai vertici dell’ASST bergamasca per chiedere l’immediata sospensione del provvedimento e il ripristino dell’indennità bloccata. Ecco le sue motivazioni.

La missiva della FIALS di Bergamo ai vertici dell’ASST Bergamo Est.

Con una semplice nota interna, che ha l’apparenza di un informale comunicato, privo di data e firma di una qualche autorità emittente, comunica la revoca al personale dipende, dell’indennità di rischio malattie infettive.

L’atto in questione, è di una stoltezza imbarazzante, e palesemente illegittimo, e quindi inapplicabile perché privo degli elementi essenziali richiesti dall’art. 21/septies, lettera A Legge n.241/1990.

Ciò premesso, con la presente non s’intende entrare dettagliatamente nel merito del contenuto nel provvedimento contestato, soprattutto perché, lungi da me l’idea di ergermi a luminare scientifico, mi permette soltanto d’informare l’illustre autore del provvedimento che:

1) L’articolo 107 comma 2 del CCNL 2019/2021, non può contemplare tutte le casistiche dei servizi e reparti esenti dai rischi di contrarre infezioni ovunque essi operano (Non a caso numerosissimi operatori (amministrativi compresi) hanno contratto infezioni da Covid 19 e relative varianti che purtroppo in alcuni casi hanno avuto esiti letali.

2) Non è consentito all’amministrazione di interpolare arbitrariamente a proprio piacere e convenienza norme contrattuali, bensì valutare congiuntamente alle OO.SS possibili accordi più favorevoli al personale dipendente di ogni ordine e grado.
Nel caso di specie si osserva che: La norma contrattuale sopra citata non è vincolante, infatti, non indica che le suddette indennità competono soltanto al personale che opera nei reparti di malattie infettive, ma fissa anche le discipline equipollenti.

Dai dati trasmessi dal Ministero della Salute, le patologie che rivestono carattere infettivo e quindi equipollenti, sono ben cinquantanove (59).

Anche se appare lecito dubitare della sua legittimità giuridica, nonché della efficacia e coerenza della comunicazione giunta attraverso canali a noi sconosciuti, non assurge comunque al rango di norma giuridica vincolante.

Ciò, in via preliminare posto e considerato:

in qualità di Segretario Responsabile della Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità della provincia di Bergamo, lo scrivente Alfredo De Marchi, avvalendosi del suo ruolo di mediatore istituzionale riconosciuto al sindacato per quanto attiene a interessi collettivi non può esimersi ,per le ragioni suesposte d’inoltrare forte protesta in merito al provvedimento contestato.

Si coglie comunque l’occasione per censurare la negligenza riscontrata nella responsabile delle relazioni sindacali, che a oggi, non ha ancora avviato le convocazioni per il rinnovo del C.C.I.A 1/1/2019 – 31/12/ 2021,in aggiunta al mancato insediamento del nuovo Comitato Unico di Garanzia.

Nulla sappiamo sulla consistenza delle risorse economiche che dovrebbero incrementare i fondi contrattuali, indispensabili per effettuare ulteriori passaggi di fascia al personale del comparto.

All’opposto, con tempestività e sospetto opportunismo, l’amministrazione va a tangere al personale dipendente, una misera indennità di rischio reale e inoppugnabile, di contrarre malattie infettive.

Per quanto sopra evidenziato, chiediamo:

1) Di annullare l’efficacia e gli effetti dell’atto/comunicato che qui è contestato a ogni effetto utile.
2) Convocare con urgenza le Organizzazioni Sindacali per avviare le trattative per la corretta applicazione del nuovo C.C.I.A.

Nell’attesa di celere riscontro scritto di quanto richiesto, salutiamo distintamente.

Il Segretario Responsabile FIALS Bergamo
Alfredo De Marchi

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