Come leggere correttamente gli esami di laboratorio: gli esami del sangue e delle urine. Quando devono essere eseguite e perché.
Le analisi del sangue, come quelle delle urine, rappresentano due indagini diagnostiche mediche di routine che si rivelano molto efficaci anche a scopo preventivo. Esse permettono il monitoraggio del funzionamento di molti organi vitali e di salvaguardare la salute del nostro Assistito. Prevalentemente sono eseguiti dall’Infermiere, più raramente dal Medico. All’OSS è vietato eseguire questa manovra, che è a perfetto appannaggio degli Infermieri Pediatrici e in rari casi dell’Ostetrica.
Andiamo a capire come leggere correttamente gli esami e come orientarci tra i valori.
Chi prescrive gli esami? Il medico.
E’ sempre il Medico a prescriverli. Lo stesso indica i parametri da analizzare. Il Paziente poi si deve recare (o viene condotto) presso le strutture sanitarie locali, in ospedale o in un laboratorio privato. Se non autosufficiente o impossibilitato a muoversi il prelievo può essere eseguito dal professionista della salute (prevalentemente un Infermiere) al domicilio o nel luogo di cura dove è ricoverato.
Per alcuni tipi di esami è necessario presentare a digiuno, per altri non è necessario. Medico e Infermiere informano sempre il Paziente sul da farsi o si attivano per la corretta esecuzione.
Molti esiti si ottengono in giornata, per altri si deve attendere anche qualche giorno o settimana. Tutto, oggi, arriva telematicamente sui PC del Medico, ma i risultati si possono leggere comodamente anche da casa o sul proprio cellulare grazie alle nuove tecnologie informatiche e alla Libretto Sanitario Elettronico.
Ecco quali sono, in sintesi, gli esami prescritti dal Medico e che se alterati devono far scattare un opportuno campanello d’allarme sull’eventuale presenza di sindromi, disturbi o patologie in essere:
- emocromo;
- colesterolemia e rischio cardiovascolare;
- screening per il diabete;
- test per svelare disturbi del fegato e dell’apparato digerente;
- marker tumorali;
- parametri utili a rilevare malattie autoimmuni;
- emocoltura;
- esame delle urine;
- urinocoltura.
L’Emocromo, l’esame ematico più richiesto.
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L’Emocromo è un test ematico che è in grado di rilevare eventuali anemie o infezioni più o meno gravi. Esso è caratterizzato dalla valutazione di uno spettro di valori relativi ai principali componenti del sangue:
- eritrociti o globuli rossi (RBC);
- leucociti o globuli bianchi (WBC), spesso eseguito con formula completa che comprende la conta di neutrofili, eosinofili, basofili, linfociti e monociti;
- piastrine (PTL);
- emoglobina (HB);
- ematocrito;
- MCV, volume medio dei globuli rossi;
- MCH e MCHC, concentrazione di emoglobina nei globuli rossi;
- RDW, variabilità del volume dei globuli rossi.
Il Colesterolo e il rischio cardiovascolare annesso.
Periodicamente è importante monitorare l’assetto lipidico plasmatico. In altre parole la quantità di colesterolo presente nel sangue.
Parliamo di valori utili a monitorare il rischio di sviluppare patologie a livello cardiovascolare (come infarto e ictus):
- colesterolo totale;
- HDL;
- LDL;
- trigliceridi.
Sospetto Diabete o Diabete conclamato.
Prevenire e tenere sotto controllo il diabete significa innanzitutto sottoporsi a specifici screening per monitorare la glicemia (presenza di glucosio nel sangue) e la glicosuria (presenza di glucosio nelle urine), test consigliati soprattutto a coloro che soffrono di ipertensione e a chi si trova in stato di sovrappeso a causa di un’alimentazione squilibrata.
Patologie di fegato, stomaco e intestino.
Anche la salute di stomaco e intestino può essere monitorata attraverso alcuni tipi di analisi del sangue, finalizzate a rilevare eventuali intolleranze alimentari e altre patologie come il morbo di Crohn e la sindrome dell’intestino irritabile ma anche la celiachia.
Un semplice test ematico, inoltre, può accertare la presenza di anticorpi contro l’Helicobacter Pylori, un batterio responsabile di causare gastrite, ulcere e a lungo andare anche tumori. Spesso, inoltre, per verificare uno stato infiammatorio è utile rilevare altri valori ematici come VES e PCR.
La salute del fegato, invece, si tiene sotto controllo esaminando la presenza nel sangue di particolari enzimi detti transaminasi:
- GOT o AST;
- GPT o ALT;
- gamma GT;
- lattico deidrogenasi(LDH);
- fosfatasi alcalina.
I Marker tumorali.
Nel sangue è anche possibile ricercare alcuni marker tumorali specifici, indicatori biologici che si rivelano utili per sospettare o confermare la presenza di carcinomi ai danni di organi e tessuti.
È lo specialista a indirizzare verso i parametri più indicati a seconda della storia clinica del paziente.
Le Patologie Autoimmuni.
Le malattie autoimmuni si manifestano quando il sistema immunitario attacca le cellule dell’organismo, inspiegabilmente, producendo anticorpi che provocano danni a livello sistemico o che danneggiano singoli organi e tessuti originando uno stato infiammatorio. Le patologie che rientrano in questa categoria sono numerose e gli esami di laboratorio consigliati si differenziano in base al disturbo sospettato.
I livelli ematici degli ormoni T3, T4 e TSH, ad esempio, sono monitorati per tutelare la salute della tiroide e per escludere la tiroidite di Hashimoto.
Le patologie della tiroide: valutazioni e classificazione. Anatomia e fisiologia.
Analisi chimico-fisica delle urine.
Urine e minzione: definizione, classificazione e alterazioni.
L’esame delle urine permette al Medico e all’Infermiere di rilevare disfunzioni (anche infezioni con l’Urinocoltura) e di verificare la funzionalità renale, evidenziando la presenza di batteri, ma anche di tracce ematiche, proteine e globuli bianchi. Oltre a indicare alcune caratteristiche peculiari, come colore e limpidezza e odore, i l’esame rivela:
- densità e PH;
- proteine e glucosio;
- presenza di corpi chetonici, generati dalle cellule epatiche emoglobina e bilirubina;
- nitriti;
- globuli bianchi;
- presenza di sali e cristalli indicativi di calcolosi renale;
- cellule epiteliali.
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