E’ la presa di posizione di ANNA, associazione di pazienti nutriti con NE o NPT.
“Una bella sinergia tra Associazioni di pazienti e operatori, che ringrazio, a testimonianza del fatto che i ruoli sono complementari e di reciproco aiuto, non in contrasto”. Lo ha riferito Alessandra Rivella, presidente di ANNA – Associazione Nazionale Nutriti Artificialmente. “Questo il primo pensiero in merito all’incontro con Fnopi a Roma, dove per la prima volta i pazienti, tramite le associazioni sono stati invitati a confrontarsi sui valori etici e deontologici degli infermieri, quelli cioè che hanno una forte incidenza sul loro percorso di cura, sia in termini di sicurezza che di qualità di vita e di relazione.
A più riprese è stata sottolineata l’importanza che la relazione paziente-infermiere non coinvolga solo questi due attori ma tutta la famiglia e i care giver aggiungendo significato e competenze al ruolo, sempre più interpretato come manager e referente delle cure.
“Come paziente cronica ben conosco l’importanza di tali professionisti e vedo nel nuovo codice e nel modo in cui è stato discusso una vera spinta verso una sempre maggiore qualificazione e specializzazione in un percorso da svolgere insieme in una vera e propria “alleanza terapeutica” in cui sia i pazienti che gli infermieri devono tendere – conclude Rivella – ringrazio Fnopi e in particolare Nicola Draoli e Tonino Aceti, che ne è il portavoce, per questo splendido lavoro…che non è che l’inizio di un positivo percorso che, mi auguro, venga sostenuto fortemente anche dalla politica e dai decisori che devono e possono dare gli strumenti perché questa spinta porti i suoi frutti”.