Nel pomeriggio di giovedì 20 maggio il Santo Padre, nella sede vaticana di Scholas Occurrentes, ha incontrato i giovani di sette regioni d’Italia – provenienti da Milano, Palermo, Pisa, Napoli, Bari, Reggio Calabria e Roma e accompagnati dai docenti – i quali hanno condiviso le loro esperienze alla presenza di Papa Francesco, José Maria del Corral, Presidente Mondiale della Fondazione di Scholas Occurrentes, Enrique Palmeiro, Direttore Mondiale di Scholas e Roberto Speranza, Ministro della Salute.
Dopo una calda accoglienza tra canti, balli, poesie, i giovani si sono confidati con lui. Significative le parole di un emozionato Valerio il quale ha raccontato che: “durante la quarantena ho sofferto molto, sono stato molto triste. Le ferite facevano male, ma Scholas mi ha aiutato a cicatrizzarle e tassello dopo tassello mi ha aiutato a creare il meraviglioso mosaico che alla fine ho composto grazie al loro sostegno”.
Il Ministro Speranza nel suo discorso si è legato alle sofferenze espresse dal giovane e ha affermato: “Le parole del Santo Padre in questa pandemia sono state parole importantissime e luminose. Tutti abbiamo ricevuto una lezione durissima ma grazie a quelle ferite sono convinto ricostruiremo insieme l’Italia. L’idea che nessuno deve essere lasciato solo è quella che condivido convintamente. Non importano la ricchezza, il paese di provenienza, il colore della pelle, ciascuno ha il diritto di essere curato. Sono certo che in pandemia le persone abbiano compreso profondamente questo.
E in questo ritroviamo Scholas, nella voglia di lavorare insieme in modo da costruire un mondo migliore. Dal profondo del mio cuore, non come Ministro Speranza, ma come semplicemente Roberto, voglio dirle che le sue parole ci hanno indicato la strada, che ora è chiara: finché non saremo tutti in salvo nessuno lo sarà.” Il Ministro ha poi donato al Santo Padre un disegno dedicatogli dalla figlia minore che rappresenta Papa Francesco al centro che tiene per mano lei e suo fratello.
Il Ministro Speranza, il Ministro Bianchi, Papa Francesco e i giovani di Scholas hanno concluso scavando simbolicamente una buca in un vaso posto ai loro piedi. Lo scavare insieme, il creare una buca, oggi più che mai ha un forte valore simbolico: andare a fondo nella vita, facendo riaffiorare quanto è rimasto sopito in questo anno di pandemia.
[…] Scholas, Ministero della Salute e Papa Francesco tutti insieme a lavoro per la salute emotiva di gio… proviene da AssoCareNews.it – Quotidiano Sanitario […]