Sospesa l’assemblea dell’Omceo, l’Ordine provinciale dei medici di Roma dei chirurghi e odontoiatri, dovuta alla protesta di un gruppo di medici no vax.
“Esprimo solidarietà al presidente dell’Ordine provinciale dei medici di Roma, Antonio Magi e all’intero Consiglio direttivo e condanno la protesta dei medici no vax, che hanno impedito il normale svolgimento dell’assemblea, costringendo polizia e carabinieri ad intervenire. Un gesto inurbano”.
Così Barbara Cittadini, presidente di AIOP, l’Associazione Italiana Ospedalità Privata, in merito alla sospensione dell’assemblea dell’Omceo, l’Ordine provinciale dei medici di Roma dei chirurghi e odontoiatri, dovuta alla protesta di un gruppo di medici no vax.
“Resta assolutamente prioritario – aggiunge Cittadini – garantire il diritto alla salute della comunità, attraverso un comune senso di responsabilità e un impegno condiviso.
Bisogna affrontare con coscienziosità l’attuale situazione di emergenza pandemica e non devono mai venire meno il confronto civile e il rispetto per la vita.
Il Covid-19 si combatte con il vaccino e con i risultati che la scienza, ogni giorno, ci offre grazie al lavoro encomiabile dei ricercatori e degli operatori della sanità” conclude il presidente di AIOP.
Le fanno eco la FNOPI e l’OPI Roma.
La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) e l’Odine delle professioni infermieristiche di Roma, sono vicini agli amici e colleghi dell’Ordine dei medici di Roma verso i quali manifestano tutta la loro solidarietà, sostengo e vicinanza per l’assurdo atteggiamento di alcuni iscritti che hanno boicottato l’annuale riunione per la sessione di bilancio dell’Ordine, irrompendo nell’assemblea con slogan e atteggiamenti non vax del tutto estranei alla cultura e alla professione medica e sanitaria in generale.
“Un atteggiamento ingiustificato e un comportamento odioso – è il commento di Barbara Mangiacavalli, presidente FNOPI e Maurizio Zega, presidente OPI Roma – che ignora tutti i principi della professione, della deontologia e, soprattutto, va contro una legge dello Stato che, per la tutela della salute dei cittadini, quella cioè che i professionisti sanitari hanno scelto e giurato di difendere e mantenere, ha reso obbligatoria una vaccinazione che nei numeri al ribasso di operatori sanitari contagiati dopo le varie somministrazione e nella minor gravità di eventuali contagi, sta dimostrando tutta la sua efficacia”.
Come ha dichiarato a suo tempo il Capo dello Stato “La scienza ci offre l’arma più forte, prevalendo su ignoranza e pregiudizi. (…) Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere. Tanto più per chi opera a contatto con i malati e le persone più fragili”.
“Impegno, senso del dovere e della responsabilità che deve riguardare tutti perché la campagna possa svilupparsi in modo ordinato, omogeneo ed efficiente, con il coinvolgimento di tutti i professionisti, ognuno per la propria competenza”, è il commento di Mangiacavalli e Zega.
“Siamo vicini al presidente Magi dell’Omceo di Roma e apprezziamo la sua volontà di dialogo anche con chi ha scelto di rimanere fuori dalle righe del buon senso, della Scienza e della professione – concludono –, ma la legge richiede rispetto e osservanza e soprattutto in questo caso lo richiede la salute dei cittadini e sarà quindi inevitabile che venga applicata con rigore e determinazione anche perché le persone sappiano che c’è sempre chi veglia davvero sulla loro salute”.