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Lo spreco del “Sacco”.

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Lo spreco del “Sacco” che smobilita il container pre-triage pagato, installato e mai utilizzato.

C’è un fatto su cui tutti siamo certi converranno: a due anni dall’inizio della pandemia non è accettabile che un ospedale non abbia un pre-triage capace di dividere realmente i pazienti Covid dagli altri.

Non solo al Sacco è così ma proprio in quell’ospedale è stata da poco deliberata la dismissione del container “per la realizzazione di aree pre-triage e attesa a servizio delle aree di pronto soccorso dei presidi ospedalieri Sacco – Fatebenefratelli e Buzzi, necessari alla gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19”, citiamo letteralmente la delibera.

Un container pagato profumatamente, come a breve illustreremo e MAI utilizzato.

Installato, pronto e intonso, fino alla sua rimozione (cara, a sua volta). Fials ha chiesto alla dirigenza del Sacco perché non venisse adoperato.

La risposta non c’è stata ma abbiamo la certezza che si tratti di banale, quanto drammatica, carenza di personale. Una carenza di personale, aggravata dalle sospensioni per mancato adempimento all’obbligo vaccinale ma atavica, che non viene in mente a nessuno di colmare con nuove e ormai imprescindibili assunzioni.

La cronistoria del container, stralci della delibera:

– nel mese di ottobre 2020 si è rilevato un nuovo incremento di accessi di pazienti affetti da
COVID-19, nei pronto soccorso dei presidi ospedalieri dell’ASST Fatebenefratelli Sacco;

– per una migliore gestione delle aree di pronto soccorso, la Direzione sanitaria ha chiesto
l’allestimento di aree di pre-triage, ovvero di aree di attesa aggiuntive separate rispetto alle
strutture esistenti, nei presidi ospedalieri Sacco, Fatebenefratelli e Buzzi;

– con determinazione dirigenziale dell’UOC Tecnico Patrimoniale n. 1442/2020 è stato affidato l’incarico di progettazione esecutiva dei container necessari alla realizzazione delle aree di pretriage ed attese

– allo studio Brickx Engineering scarl, per l’importo pari a € 26.500,00 oltre 4% CNPIA pari a € 1.060,00 e 22% IVA per complessivi € 33.623,20;

– in data 9/10/2020 è stato consegnato il progetto esecutivo dell’intervento comprensivo delle opere propedeutiche all’installazione dei container, installazione dei container e noleggio per il periodo di 12 mesi eventualmente rinnovabili, che vede un importo a base di gara omnicomprensivo di € 137.500,35 oltre oneri della sicurezza non soggetti a ribasso pari a € 10.093,33, oltre ad IVA 22%,

– con determinazione dirigenziale dell’UOC Tecnico Patrimoniale n. 1441/2020 la gara in oggetto è stata affidata alla ditta Operamed s.r.l., che ha proposto un ribasso del 6% sui costi di noleggio a base di gara, determinando un importo contrattuale al netto del ribasso di gara offerto pari a € 129.250,33, oltre oneri della sicurezza non soggetti a ribasso per € 10.093,00, per complessivi € 139.343,66, oltre ad IVA 22%, da suddividere in canoni mensili decorrenti dalla data di consegna e collaudo delle installazioni, con esito positivo;

– gli oneri ulteriori per la proroga del noleggio sopra richiesto, quantificati sulla base del
capitolato speciale d’appalto, risultano pari a € 19.268,68 oneri della sicurezza inclusi, oltre 22% IVA pari a € 4.239,11, per complessivi € 23.507,79.

Soldi ben spesi, visto il mancato utilizzo della struttura? No!

E qui arriviamo alla delibera di questi giorni, ovvero alla dismissione del container:

1. di procedere, sulla base delle indicazioni poste da parte Dott. Pietro Olivieri – DMP Sacco e la Dott.ssa Alessandra Gimigliano – DMP Fatebenefratelli, alla rimozione ed allontanamento alla data di scadenza contrattuale dei container ora installati presso i presidi ospedalieri Luigi Sacco e Fatebenefratelli;

2. di affidare alla società Operamed s.r.l, ai sensi del combinato disposto degli artt. 36 comma 2 del D.Lgs. n. 50/2016 e s.m.i. ed art. 1 comma 2 lett. a) della L.120/2020, sulla base delle esigenze poste da parte della Dott.ssa Elena Parravicini – DMP Buzzi, alla società
Operamed s.r.l., il noleggio dei contairner ora installati presso il p.o. Vittore Buzzi per il
periodo a far data dal 01/12/2021 fino al 30/06/2022, per l’importo pari a € 19.268,68 oneri della sicurezza inclusi, oltre 22% IVA pari a € 4.239,11, per complessivi € 23.507,79.

Fials Milano area metropolitana pone due domande:

  • ha avuto senso spendere tutto questo denaro pubblico per non utilizzare il container?
  • E’ accettabile che a due anni dall’inizio della pandemia il pre-triage non sia stato risolto, a ridosso del picco della quarta ondata?

Le risposte noi le abbiamo. La Direzione del Sacco pare di no.

Mimma Sternativo, segretario Fials Milano area Metropolitana: “Lo spreco di denaro pubblico è inaccettabile sempre ma in anni così delicati è davvero troppo.

Non c’è il personale per un pre-triage sicuro, viene noleggiato un container che viene smantellato senza che sia mai stato utilizzato.

Il tutto come se non fosse un problema ma a ridosso del picco della quarta ondata Covid il problema c’è eccome. Aspettiamo risposte”.

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