Michelangelo Librandi (Uil Fpl): “sugli ECM il vice-ministro Pierpaolo Sileri chieda scusa a Infermieri, Ostetriche e Professioni Sanitarie; vergognoso chiedere richiami disciplinari”.
“Precisiamo fin da subito che i lavoratori della sanità ritengono fondamentale fare formazione continua perché, anche in tutti questi mesi, hanno messo al primo posto la qualità dei servizi resi ai pazienti. Quindi prima di continuare a parlare di soli obblighi e di profilare minacce e azioni sanzionatorie a danno dei lavoratori, e’ arrivato il momento di fare i fatti e ottenere diritti.” Così Michelangelo Librandi, Segretario Generale della UIL-FPL sulle parole del Sottosegretario Pierpaolo Sileri.
“Innanzitutto è una delibera della Commissione nazionale Ecm a prorogare il termine del 31 dicembre 2020 riconosciuto ai professionisti sanitari per il recupero del debito formativo relativo al triennio 2017-2019 nonché per lo spostamento dei crediti maturati per il recupero del debito formativo relativamente al triennio formativo 2014-2016, fino al 31 dicembre 2021.
E non di certo il Sottosegretario Sileri “ci tiene a precisare il sindacalista, che rincara “Ecm, che, in uno Stato di diritto che vede il diritto al lavoro sancito al primo articolo della propria Carta Costituzionale, dovrebbero essere gratuiti e fatti durante le ore di lavoro o almeno con permessi retribuiti e non come orario supplementare rispetto a quello previsto dal contratto.”
“E in un momento come questo, dove da ormai due anni, il personale sanitario è stato in prima linea nel contrasto alla pandemia, con turni di lavoro massacranti, alcun riconoscimento economico e danni da stress psico-fisico, sono queste le parole da riservare a coloro che fino a poco tempo fa venivano definiti “eroi”?!” continua #Librandi, che afferma “è vergognoso che il valori di questi lavoratori meriti minacce di azioni sanzionatorie, così come lo è ancor più, durante questi 2 anni di Pandemia Covid non aver voluto trovare soluzione alle richieste che ci provengono dai lavoratori: piano assunzioni straordinarie, rinnovi contrattali con risorse per una nuova riclassificazione del personale, più tutele, sicurezza sul posto di lavoro, contrattazione decentrata, demansionamenti, appalti al ribasso, problemi di mobilità e molto altro”.
A nulla di tutto ciò è stata data una risposta.
“Prima di provare a fare la voce grossa con i lavoratori, che hanno dimostrato sul campo di aggiornarsi in continuazione grazie alla professionalità con la quale svolgono i loro mestieri – conclude Librandi – Sileri pensi a risolvere i problemi che affliggono la sanità e rinnovare degnamente i contratti”.
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