Lancia l’allarme la FIALS di Bologna che da tempo si occupa di questo settore molto importante del soccorso in emergenza/urgenza.
“Siamo fortemente preoccupati per le situazioni lavorative in cui versano gli Operatori di Mobo (Autisti Soccorritori), la partecipata da Fondazione Catis, che si occupa del servizio emergenza/urgenza 118, ovvero il servizio intra ed extra ospedaliero su tutta la città metropolitana di Bologna”. Lo spiega Alfredo Sepe, segretario provinciale della FIALS del capoluogo emiliano-romagnolo. Il sindacalista parla di turni massacranti, stress e burnout.
Nello specifico, ricorda Sepe ad AssoCareNews.it, si registrano turni di lavoro che sembrano non rispettare la normative europea sul tema (66/2003): durata massima orario di lavoro, riposo settimanale,11 ore di stacco tra un turno e l’altro.
“E’ stato constatato un aumento esponenziale dei carichi di lavoro. Gli operatori sono stanchi e stressati. Evidenti le ricadute sul loro stato di salute psico/fisica con possibili violazioni del decreto 81/2008, testo sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro. Tale situazione espone i lavoratori a rischi di natura penale e professionale, in caso si dovessero verificare eventi avversi” – aggiunge il sindacalista.
“La turnistica viene costantemente modificata, violando di fatto il principio di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, di riflesso diventa difficoltosa la gestione familiare e del tempo libero. Siamo pronti ad aprire una Vertenza Legale contro Mobo, se la situazione non si risolverà in tempo brevi” – conclude Sepe.