Ormai le RSA lombarde sono nel caos più totale per mancanza di Infermieri. Protestano aziende e Opi.
È ormai caos nelle Residenze Sanitarie Assistenziali e nelle Case di Riposo della Lombardia. La mancanza di Infermieri, fagocitati nelle aziende sanitarie pubbliche ha messo il settore in ginocchio. Ora si rischia anche l’accreditamento.
Anche a Como, per esempio, gli infermieri sono meno di quanti ne servirebbero. Non solo, il settore pubblico se li contende con le Rsa, offrendo però spesso incarichi più ambiti e preferiti dai giovani professionisti.
Il problema non è nuovo, ma è emerso con forza durante la pandemia, lasciando spesso le residenze per anziani in una situazione complicata.
“I problemi ci sono – conferma il presidente Gianmarco Beccalli – è sempre stata una questione delicata perché gli infermieri, di solito, preferiscono andare a lavorare negli ospedali, a maggior ragione in un periodo complicato come questo. Nei mesi passati abbiamo inviato richieste a tutti, ma purtroppo non ce l’abbiamo fatta, se non in pochissimi casi. La situazione è al limite, per noi come per tutti gli altri”.
“È indubbio – spiega il presidente dell’ordine provinciale degli Infermieri Dario Cremonesi – il problema esiste. C’è un peggioramento degli organici delle Rsa: l’emergenza sanitaria ha messo in moto l’importante macchina organizzativa per l’applicazione della normativa concorsuale da parte delle aziende socio sanitarie territoriali, e dall’altra parte ci sono state assunzioni da parte delle strutture private accreditate. Gli infermieri sono attirati da posizioni più stabili e con contratti a tempo indeterminato. Per le persone, specie se giovani, è una forma di garanzia non secondaria”.
Ora occorre correre ai ripari e senza indugiare oltre!
[…] Mancano Infermieri, RSA ormai al collasso. Proteste in Lombardia. proviene da AssoCareNews.it – Quotidiano Sanitario […]