Nurse24 | Svolta storica per Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie: vestizione e svestizione riconosciute come Orario di Lavoro.
Quattro sentenze del Tribunale di Ivrea condannano l’ASL TO4 e aprono la strada a un riconoscimento nazionale del tempo dedicato al cambio divisa.
Ivrea, [Inserisci la data odierna, ad esempio 2 maggio 2025] – Una potenziale svolta nazionale per migliaia di operatori sanitari italiani arriva dal Tribunale del Lavoro di Ivrea. Quattro recenti sentenze, che hanno dato pienamente ragione a un gruppo di infermieri sostenuti dal sindacato Nursing Up, stabiliscono un principio fondamentale: il tempo impiegato per la vestizione e la svestizione deve essere considerato a tutti gli effetti orario di lavoro effettivo.
Le decisioni del tribunale piemontese non solo riconoscono il diritto degli infermieri coinvolti al pagamento delle differenze retributive, degli interessi e delle spese legali da parte dell’ASL TO4, ma potrebbero rappresentare un precedente significativo per l’intera categoria.
«Non è solo una vittoria, è l’inizio di una svolta nazionale», ha esultato Antonio De Palma, presidente del sindacato Nursing Up, sottolineando come queste sentenze si inseriscano in un progetto legale più ampio volto a tutelare i diritti degli operatori sanitari. «Dove non c’è ascolto, ci sarà la giustizia a ristabilire l’equilibrio», ha aggiunto con determinazione.
Le pronunce di Ivrea si allineano con un orientamento giurisprudenziale già espresso dalla Corte di Cassazione, che in diverse occasioni (tra cui le ordinanze n. 3901/2019 e n. 9306/2022) ha chiarito come le operazioni di vestizione e svestizione, qualora imposte da esigenze di sicurezza, igiene e organizzazione del servizio, debbano essere integrate nell’orario lavorativo.
Nonostante ciò, la questione rimane un punto di frizione in molti contesti lavorativi. Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto sanità prevede attualmente il riconoscimento di soli 10 minuti complessivi per turno, e solo se oggetto di timbratura. Una limitazione che, alla luce delle recenti sentenze, appare sempre più anacronistica e in contrasto con i principi sanciti dalla magistratura del lavoro.
Nursing Up evidenzia come la mancata considerazione di questo tempo non sia solo una questione economica, ma tocchi la dignità professionale di infermieri e operatori sanitari, spesso costretti a scegliere tra lavorare gratuitamente o rischiare sanzioni disciplinari per ritardi. “È paradossale che in un contesto dove l’igiene e la sicurezza dovrebbero essere prioritari, si penalizzi il tempo dedicato proprio a garantire questi aspetti”, si legge in una nota del sindacato.
«Abbiamo chiesto. Abbiamo atteso. Ora basta. Ogni tribunale può diventare la sede della nostra battaglia», ha dichiarato con fermezza De Palma, annunciando la disponibilità di Nursing Up a fornire supporto legale a tutti i professionisti che intendano far valere i propri diritti su questa cruciale questione.
In un sistema sanitario sempre più sotto pressione, il riconoscimento del tempo di vestizione e svestizione come orario di lavoro non è solo un atto di giustizia contrattuale, ma un riconoscimento del valore intrinseco del tempo dedicato alla cura, che inizia nel momento stesso in cui l’operatore indossa la propria divisa.
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