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Redazione Assocarenews.it
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Nurse24 | Panico al Pronto Soccorso di Rimini: personale Medico e Infermieristico barricato per fuggire all’aggressione.
Una notte di terrore ha scosso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Infermi di Rimini tra domenica e lunedì, quando il personale sanitario è stato costretto a barricarsi in una stanza per sfuggire all’aggressione di una donna in stato di alterazione. L’episodio ha riacceso i riflettori sulla crescente questione della sicurezza negli ospedali italiani e sulla vulnerabilità degli operatori sanitari.
Una notte di minaccia e paura.
L’incubo è iniziato quando una donna di 47 anni, senza fissa dimora, è stata portata al Pronto Soccorso dopo essere stata trovata a vagare per le strade di Coriano sotto l’effetto di stupefacenti. Dopo essersi addormentata su una barella, la situazione è degenerata al suo risveglio. La donna ha iniziato a dare in escandescenze, brandendo un bastone acuminato e seminando il panico tra pazienti e operatori.
La violenza è culminata quando l’aggressore è riuscita a ferire un’infermiera al braccio, fortunatamente in modo superficiale. Di fronte alla minaccia incombente, il personale sanitario ha agito prontamente, mettendo in sicurezza gli altri pazienti e poi cercando rifugio barricandosi in una stanza per chiedere aiuto.
L’intervento delle forze dell’ordine e il Taser decisivo.
Ci sono voluti circa trenta minuti prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Una pattuglia dei Carabinieri è intervenuta per prima, cercando di contenere la donna che continuava a brandire l’arma improvvisata. La situazione si è dimostrata così critica da richiedere l’intervento di una volante della Polizia di Stato a supporto.
Solo dopo due scariche di taser gli agenti sono riusciti a immobilizzare l’aggressore, permettendo ai medici di procedere con un trattamento sanitario obbligatorio (TSO). La 47enne è stata poi sedata e trattenuta in reparto per osservazione, e in seguito denunciata a piede libero per lesioni personali a esercente una professione sanitaria e resistenza a pubblico ufficiale.
Un rischio quotidiano: l’allarme di Medici e Infermieri.
Nonostante le lesioni dell’infermiera siano state lievi e guaribili in pochi giorni, la paura vissuta è stata profonda. “Abbiamo avuto paura di morire, ma la nostra prima preoccupazione è stata quella di mettere in sicurezza gli altri pazienti”, hanno raccontato i sanitari ai cronisti locali.
L’episodio, secondo il personale, non è un caso isolato. “Episodi simili sono praticamente all’ordine del giorno”, denunciano gli operatori, sottolineando la mancanza di un presidio fisso di sicurezza che li lasci “in balìa di soggetti che improvvisamente diventano violenti, mettendo a rischio l’incolumità di tutti”. Lo sfogo è unanime: “Siamo stufi di lavorare in queste condizioni dove manca la sicurezza.”
La vicenda di Rimini evidenzia, ancora una volta, l’urgenza di rafforzare le misure di sicurezza nei Pronto Soccorso e di tutelare chi, ogni giorno, è in prima linea per la salute dei cittadini.
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