contatore visite gratuito
×

Migep e Stati Generali OSS: “la nostra professione ha perso l’anima. Urgente ritrovare valori e identità”.

turni massacranti oss male oss licenziata oss perde oss pensione
Ascolta l'articolo

Forte appello alla categoria per riscoprire empatia, solidarietà e unirsi attraverso il registro nazionale e un sindacato di categoria.

Bari, [Inserisci la data odierna, ad esempio 30 aprile 2025] – “La professione di operatore socio-sanitario (OSS) sembra aver smarrito la sua anima”. È l’allarme lanciato con una nota congiunta da Federazione Migep e Stati Generali OSS, che denunciano una preoccupante perdita dei valori fondamentali come empatia e solidarietà, tradizionalmente pilastri di questa professione.

Secondo Migep e Stati Generali OSS, i cambiamenti significativi degli ultimi anni, tra cui la carenza di personale, le difficili condizioni di lavoro e la mancanza di riconoscimento, hanno messo a dura prova la qualità dei servizi e il benessere degli operatori. Ma il problema, sottolineano, non è solo logistico o economico, bensì profondamente etico: la mancanza di valorizzazione ha eroso l’identità e il senso di appartenenza tra gli OSS.

“Come possiamo ritrovare i nostri valori se non ci riconosciamo in un’identità professionale comune? Come possiamo riscoprire il senso della nostra professione se non ci uniamo in un registro nazionale professionale che ci rappresenti? O in un sindacato di categoria?”, si interrogano Federazione Migep e Stati Generali OSS, lanciando un accorato appello ai colleghi.

Il messaggio è diretto e sentito: “Sappiamo che la professione di OSS non è facile, ma sappiamo anche che è fondamentale per la comunità. Ecco perché è importante credere in voi stessi e nella professione che rappresentate.” La perdita dei valori, avvertono, mina la stessa ragion d’essere della professione.

La soluzione proposta passa attraverso tre azioni chiave:

  • Ritrovare i valori fondamentali: riscoprire l’importanza dell’empatia e della solidarietà nel lavoro quotidiano.
  • Riscoprire l’importanza della relazione: riconoscere che gli OSS lavorano con storie, emozioni e speranze, richiedendo un approccio autentico ed empatico.
  • Chiedere riconoscimento ai governanti: rivendicare la natura professionale del ruolo, che richiede formazione specifica e dedizione totale, e come tale deve essere riconosciuto e valorizzato.

Migep e Stati Generali OSS sottolineano l’importanza di non considerare la professione un semplice lavoro, ma un vero e proprio “servizio alla comunità”, un’arte della vita. In questo contesto, l’adesione al registro professionale OSS e il rafforzamento di un sindacato di categoria (SHC) diventano strumenti cruciali.

“Il registro professionale ci permette di raggiungere i 50mila iscritti previsti dalle norme e di essere una forza autorevole nel panorama sociosanitario. Ma non è solo questo, è anche un atto di fiducia in noi stessi e nella nostra professione. È un modo per dire: ‘Sì, credo in me stesso e nella mia professione. Sono pronto a fare la differenza nella vita delle persone che assisto’.”

L’appello si conclude con un’esortazione all’azione: “Quindi, cari colleghi, non esitiamo. Aderiamo al registro OSS, rafforziamo il sindacato di categoria e ritroviamo i nostri valori. Riscopriamo il senso della nostra professione e uniamoci in una comunità di professionisti che condividono gli stessi obiettivi. Perché siamo artisti della vita!”

Il futuro della professione OSS, concludono Migep e Stati Generali OSS, dipende dalle scelte che verranno fatte oggi. L’invito è a non dimenticare il passato, ma soprattutto a costruire un futuro solido basato su valori condivisi e su una forte identità professionale, rappresentata dal registro e dal sindacato.

Share this content:

Autore

Potresti aver perso