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18 Nov 2025, Mar

ENPAPI in crisi: le presunte irregolarità elettorali e la richiesta di Commissariamento Straordinario.

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L’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza della Professione Infermieristica (ENPAPI) è al centro di una crisi istituzionale che mette in discussione la sua governance e la trasparenza nella gestione, con forti ripercussioni per la categoria degli infermieri iscritti. Dopo le elezioni del 2024, infatti, sono emerse irregolarità tali da sollevare l’interesse del Parlamento e dei Ministeri vigilanti, fino alla richiesta di un commissariamento straordinario.

Il contesto delle Elezioni 2024 e le contestazioni.

Le elezioni per il rinnovo degli organi collegiali di ENPAPI previste per il quadriennio 2024-2028 si sono svolte tra marzo e maggio 2024, ma sono state caratterizzate da una serie di problematiche. Le autorità ministeriali, in particolare la Direzione generale per le politiche previdenziali del Ministero del lavoro, hanno riscontrato l’illegittima esclusione di oltre 120 candidati da parte dell’ente, azione che ha favorito l’unica lista ammessa, riconducibile all’attuale Presidente e a cinque amministratrici citate a giudizio per falso in atto pubblico in relazione alle elezioni del 2020.

Nonostante ripetute diffide ministeriali a ripetere le elezioni in modo trasparente e le richieste di chiarimenti su presunte violazioni delle norme elettorali e della privacy degli iscritti, l’ENPAPI ha proseguito con una linea di resistenza, impugnando le diffide davanti al TAR Lazio e avviando ricorsi che hanno generato un notevole dispendio di risorse pubbliche.

La richiesta di commissariamento straordinario.

In questo contesto, l’Onorevole Luciano D’Alfonso ha depositato presso il Parlamento un’interrogazione rivolta ai Ministeri del Lavoro e dell’Economia, denunciando la situazione di stallo e la mancata tutela dei diritti degli iscritti, chiedendo un intervento urgente attraverso un commissariamento straordinario dell’ente.

D’Alfonso sottolinea come, a fronte di procedure giudiziarie in corso per falso in atto pubblico e di reiterate irregolarità, quattro delle cinque amministratrici imputate continuino ancora oggi a ricoprire cariche retribuite in ENPAPI. Addirittura il Presidente dell’ente ha rinunciato a costituirsi parte civile nel processo, rinunciando così a tutelare l’ente stesso e il suo patrimonio.

Il deputato ricorda come nel 2019 ENPAPI sia già stato commissariato, e ritiene che la situazione attuale richieda misure analoghe e più incisive, non limitate alla sola questione elettorale, per ripristinare legalità, trasparenza e tutela degli interessi dei professionisti sanitari iscritti.

Impatti e prospettive future.

Questa crisi di governance rischia di allontanare la fiducia degli infermieri nei confronti di un ente fondamentale per la loro tutela previdenziale e assistenziale, aumentando l’incertezza su gestione dei contributi e sulle garanzie future.

I Ministeri, pur impegnati nella vigilanza, hanno visto fino ad ora un’azione di contrasto da parte di ENPAPI, che ha evocato l’autonomia statutaria come argomento contro l’intervento ministeriale. Tuttavia, il coinvolgimento della giustizia e la pressione parlamentare potrebbero aprire una fase di profonda riforma, con l’eventuale nomina di un commissario ad acta che conduca a elezioni rifatte nel rispetto delle regole e a una nuova gestione trasparente.

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