Nurse24 | Infermieri, verso l’addio al vincolo di esclusività: arriva regolamento regionale.
Buone notizie per gli infermieri e i professionisti sanitari del Piemonte: l’Assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi e il Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Torino, Ivan Bufalo, hanno annunciato l’imminente introduzione di un regolamento unico regionale che consentirà lo svolgimento di attività extra-lavorative anche per i dipendenti pubblici, superando di fatto il vincolo di esclusività.
Verso la libertà professionale.
«Si tratta di un regolamento atteso da moltissimi colleghi – afferma Bufalo – che supera le disomogeneità tra le aziende sanitarie e rende finalmente accessibile a tutti i professionisti la possibilità di lavorare anche al di fuori del proprio orario di servizio».
Un cambiamento importante che, secondo il Presidente del Coordinamento OPI Piemonte, apre la strada alla definitiva abolizione di un vincolo ormai considerato obsoleto, che limita libertà, crescita professionale e opportunità economiche per migliaia di operatori sanitari.
I punti chiave del nuovo regolamento.
Il testo normativo introduce alcune novità significative:
- Autorizzazioni più snelle: non saranno più legate alle giornate specifiche, ma alla tipologia di attività.
- Autocertificazione: sarà il professionista stesso a certificare il rispetto dei turni e dei riposi obbligatori.
- Libera attività: i professionisti potranno svolgere prestazioni anche rivolte direttamente alle persone, non solo a enti o aziende.
- Valorizzazione multiprofessionale: ogni sanitario potrà esercitare qualsiasi professione per cui è abilitato, anche diversa da quella svolta nella struttura pubblica.
Una doppia opportunità: per professionisti e per il sistema.
Secondo l’Assessore Riboldi, «questa misura rappresenta una duplice opportunità: da un lato migliora la condizione economica degli operatori sanitari; dall’altro rafforza la possibilità per strutture sanitarie e sociosanitarie di avvalersi di personale pubblico anche al di fuori dell’orario istituzionale».
Un regolamento che rende più flessibile il sistema, valorizzando il patrimonio professionale della sanità pubblica piemontese, spesso penalizzato da rigidità burocratiche e normative.
Oltre il vincolo: investire nel futuro della professione.
«Dopo la soluzione della questione sugli algoritmi del 118 – aggiunge Bufalo – questo regolamento segna un ulteriore passo in avanti. Ma il lavoro non finisce qui: occorre rendere la professione infermieristica più attrattiva, valorizzando il contributo dei giovani e di chi già lavora nel sistema sanitario».
In quest’ottica si inserisce anche la collaborazione tra il Coordinamento degli Ordini e l’Assessorato per la stesura del nuovo Piano Socio Sanitario Regionale, un documento strategico che delineerà il futuro della sanità piemontese.
La collaborazione è la chiave.
L’Assessore Riboldi conclude sottolineando l’importanza del dialogo: «Ringrazio il Presidente Bufalo per la disponibilità al confronto. Solo con la collaborazione tra istituzioni e professionisti sarà possibile affrontare con efficacia le criticità del nostro sistema sanitario».
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