Sanità Trento, Giuliano (UGL): “Infermiere aggredito all’’Ospedale Santa Chiara. Utilizzare ogni strumento per sicurezza operatori”
Trento, ancora un’aggressione in Ospedale: UGL Salute chiede misure urgenti: “solo pene più severe non bastano”.
Il sindacato denuncia l’ennesimo episodio di violenza ai danni di un infermiere e sollecita l’uso di bodycam e braccialetti antiaggressione.
Trento, [Inserisci la data odierna, ad esempio 2 maggio 2025] – “L’ennesima aggressione ai danni di un operatore sanitario avvenuta presso l’Ospedale Santa Chiara di Trento conferma che non bisogna abbassare la guardia e che la strada per mettere in sicurezza i professionisti è ancora lunga”. A dichiararlo con preoccupazione è Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute, commentando il vile atto di violenza subito da un infermiere.
Secondo quanto riportato, l’infermiere è stato violentemente colpito al petto da un uomo di quarantatré anni, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti legati a reati di droga e aggressioni. L’individuo è stato successivamente fermato, in applicazione della recente normativa che prevede l’arresto in flagranza, anche differita, per chi si rende responsabile di aggressioni contro il personale sanitario.
Nonostante l’inasprimento delle pene introdotto dalla nuova legge, per Gianluca Giuliano è evidente che questo non sia sufficiente a scoraggiare simili episodi di violenza. “È evidente come l’inasprimento delle pene non sia sufficiente per scoraggiare gesti vigliacchi come quello accaduto a Trento”, sottolinea il segretario nazionale di UGL Salute.
Il sindacato ribadisce il proprio impegno nella battaglia per la sicurezza degli operatori sanitari, sollecitando l’adozione di misure più concrete ed efficaci. “Confermiamo il nostro massimo sforzo in questa battaglia di civiltà. Proteggere l’incolumità degli operatori sanitari utilizzando ogni strumento utile, come l’utilizzo di bodycam e braccialetti antiaggressione già sperimentati ed in uso in alcune parti d’Italia, deve essere un impegno a cui nessuno può sottrarsi”, conclude con fermezza Gianluca Giuliano.
L’ennesima aggressione a Trento riaccende i riflettori sulla persistente emergenza sicurezza negli ambienti sanitari italiani e sulla necessità di implementare rapidamente misure di prevenzione e protezione per tutelare chi ogni giorno si dedica alla cura della salute dei cittadini.
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