Carpi perde un angelo in camice bianco: addio a Catia Varetto, l’infermiera dal cuore d’oro.

L’ospedale Ramazzini oggi è più vuoto. Manca il sorriso discreto di chi sapeva trasformare un esame radiologico in un momento meno spaventoso, mancano le mani esperte che per vent’anni hanno accompagnato i pazienti nei reparti più critici. Catia Varetto, infermiera della Radiologia, ci ha lasciati stamattina a soli 50 anni, lasciando un vuoto incolmabile tra colleghi, pazienti e tutta la comunità sanitaria di Carpi.

Una vita tra i reparti, una carriera all’insegna della dedizione.

Entrata in Azienda USL nel 2003, Catia aveva attraversato con professionalità e umanità i reparti più impegnativi: Medicina, Chirurgia e infine Radiologia, dove il suo tocco rassicurante faceva la differenza per chi affrontava esami spesso carichi di ansia.

“Con Catia anche la TAC più complicata diventava sopportabile”, racconta tra le lacrime un collega. “Ricordo un bambino terrorizzato che si era calmato solo quando lei gli aveva promesso di fargli vedere ‘le foto magiche’ del suo corpo. Era fatta così: trovava sempre le parole giuste.”

Più che una collega, un punto di riferimento.

Nei corridoi del Ramazzini riecheggiano i ricordi di chi l’ha conosciuta:

• “Arrivava sempre prima del turno, preparava tutto con maniacale precisione”
• “Quando c’era un’emergenza, era la prima a offrirsi, anche se aveva già finito il servizio”
• “A Natale organizzava la colletta per i pazienti più soli. Per lei il lavoro non era solo tecnica, ma relazione”

La Direzione AUSL ha espresso profondo cordoglio, sottolineando come il suo esempio di umanità e competenza rimarrà guida per tutti. Intanto, sui social impazzano i messaggi di ex pazienti: “Grazie per quella carezza mentre mi dicevo che avevo paura del mezzo di contrasto”, “Se sono qui è anche grazie alle sue mani sicure”.

L’ultimo saluto.

I funerali si terranno [indicare luogo, data e ora, se noti]. L’Azienda USL invita chi l’ha conosciuta a condividere ricordi e foto presso la sala mensa del Ramazzini, dove verrà allestito un angolo della memoria.

Addio, Catia. La tua radiografia più bella? Quella di un cuore che batteva solo per gli altri.

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