Scoppia la protesta: mancano sbocchi professionali!
Medici giovani contro la decisione di richiamare a tempo determinato i medici in pensione: tanti anni di studio senza nessuna certezza lavorativa!
La decisione di Veneto e Molise di richiamare medici in pensione con contratto a tempo determinato sta facendo infuriare migliaia di giovani medici di tutta Italia. La protesta nasce anche da serie problematiche che negli ultimi anni stanno vessando un’intera generazione di medici: dalla carenza di posti alle specialistiche ai sempre meno sbocchi professionali. Senza parlare di aggressioni e denunce infondate, entrambi i fenomeni in aumento.
In alcuni gruppi su social network la protesta ha generato veri e propri momenti di sfogo collettivo. Tra tantissimi commenti che denunciano la decisione politica e altri che protestano contro le amministrazioni coinvolte, abbiamo voluto dar voce a tutti coloro che hanno acconsentito di rilasciare commenti firmati, raccogliendo però anche alcune dichiarazioni anonime che riassumono l’anima della sofferenza della classe medica più giovane.
La dottoressa E. Santoro scrive che richiamare medici in pensione “E’ un’insulto agli anni di sacrificio fatti per diventare medico di base. Possibile vergognarsi del proprio paese? Per me da adesso lo è.”
“Ho scelto medicina perchè amavo fare il medico ma ce lo permetteranno mai? Saremo sempre gli assistenti di un medico anziano?” commenta in un altro gruppo il dottor A. Ferrari seguito dal collega dottor F. Rossi che sinteticamente riprende il concetto chiedendo “Quando toccherà a noi?”.
“Fare il medico non è una professione da giovani, sempre che tu non sia un figlio di papà. Stesso cognome, stessa carriera.” a firma della dottoressa C. Sartori.
Un giovane medico che ha preferito non firmarsi in questo articolo ha dichiarato che “il sistema sta implodendo. Potevano dircelo prima”.
Si registrano diversi plausi anche verso la FNOMCEO, che ha preso una posizione forte sulla faccenda.
Se i social sono la nuova Agorà, per quanto spesso discutibili, è opportuno registrare le opinioni e analizzarle per tastare il polso delle situazioni.
Concludiamo con una frase che reputiamo iconica e che non ha ricevuto consenso di firma: “Prima la politica sanitaria la decidevano i medici. Adesso sono i politici a decidere, senza alcuna competenza per farlo“.