Ogni professionista sanitario sogna una vita professionale soddisfacente che appaghi in maniera flessibile il tempo necessario da dedicare alla famiglia, agli amici, alla propria vita sociale e ai propri interessi personali. In realtà, non sempre questa flessibilità, così tanto ambita, comporta una condizione di benessere e soddisfazione.
Un recente studio ha dimostrato che vi sono due condizioni che consentono la realizzazione delle persone sia nella sfera privata che in quella professionale:
- saper rinunciare al lavoro per rispondere ad impegni personali
- avere dei confini flessibili e permeabili tra il lavoro e la vita privata
Non è sempre facile avere orari di lavoro flessibili, soprattutto per chi come l’infermiere lavora in regime di dipendenza ed è vincolato dalla normativa contrattuale vigente. La seconda condizione è ancora più complessa perché legata alle caratteristiche di ciascun professionista, ai propri tratti. Non tutti infatti hanno la stessa attitudine nel gestire il confine tra sfera professionale e personale.
I ricercatori che studiano il work-life balance parlano di segmentation-integration continuum. Ognuno di noi si colloca in un dato punto di questo continuum.
Più siamo a nostro agio nel far si che le due sfere si sovrapponga maggiore sarà la propensione ad armonizzare la vita professionale con quella sociale e familiare. Se propendiamo per una netta separazione tra le due sfere, non avremo un miglioramento del nostro benessere e del nostro successo professionale.
Quante volte vi è capitato di stare a casa e pensare anche con preoccupazione a quel paziente o a quella terapia o a quella procedura?
Se per qualcuno ha ancora senso parlare di work-life balance, dando per scontata l’esistenza di un confine tra queste due sfere, per altri è più opportuno ragionare di “armonia” e “integrazione” tra vita e lavoro.
Il work life integration è una nuova sfida che riguarda i modelli di lavoro innovativi che permettono di aumentare la produttività, attraverso un patto equilibrato tra azienda e dipendenti da cui scaturiscono benefici e positività per tutti. In questa partita, i due concetti chiave sono autonomia e responsabilizzazione, in un’ottica in cui i confini aziendali diventano più fluidi e ogni giorno cresce sempre di più la sovrapposizione tra vita privata e lavorativa.
Chi riveste ruoli manageriali deve essere in grado di capire il valore della work life integration per aumentare la produttività e la soddisfazione dei propri dipendenti.