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Che fine hanno fatto gli OSS strumentisti di sala operatoria?

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Al momento, gli OSS strumentisti di sala operatoria in Veneto non esistono come figura professionale formalmente riconosciuta e strutturata.

La questione è stata oggetto di un acceso dibattito e forte opposizione da parte dei sindacati infermieristici e degli Ordini Professionali.

Ecco cosa è successo e qual è la situazione attuale.

  • La proposta (poi frenata): nei primi mesi del 2025, in risposta alla grave carenza di infermieri, l’Azienda Ospedaliera di Padova aveva avanzato la proposta di formare alcuni Operatori Socio-Sanitari (OSS) come strumentisti di sala operatoria attraverso un corso di formazione interno (inizialmente si parlava di 200 ore, poi di 450 ore su base volontaria).
  • Forte opposizione: questa idea ha immediatamente sollevato un’ondata di proteste da parte degli infermieri, dei loro sindacati (Nursind, Uil, Cisl) e degli Ordini Professionali (OPI). Le principali preoccupazioni riguardavano:
    • Sicurezza del paziente: si riteneva che una formazione limitata non potesse equiparare le competenze specialistiche degli infermieri strumentisti, mettendo a rischio la sicurezza degli interventi chirurgici.
    • Mancanza di copertura giuridica: la figura dell’OSS strumentista non era prevista da alcuna normativa e si temevano implicazioni legali e professionali.
    • Deprofessionalizzazione: si vedeva l’iniziativa come un tentativo di sopperire alla carenza di infermieri abbassando gli standard professionali.
    • Benessere degli OSS: si temeva che affidare compiti così delicati a personale non adeguatamente formato potesse causare stress e ansia, senza un adeguato riconoscimento economico o giuridico.
  • La frenata dell’Azienda di Padova: a seguito delle forti pressioni e delle preoccupazioni espresse, alla fine di gennaio 2025, i sindacati Uil e Cgil hanno annunciato una frenata sull’iniziativa da parte dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Il direttore sanitario avrebbe garantito che il corso di formazione per trasformare gli OSS in strumentisti non sarebbe partito.
  • Possibili sviluppi futuri: sebbene il progetto immediato sia stato bloccato, è emerso che l’Azienda potrebbe avviare uno studio di approfondimento sulla fattibilità legale, contrattuale e formativa della proposta. Tuttavia, i sindacati hanno chiarito che qualsiasi sviluppo futuro dovrà essere concordato con le sigle sindacali e pianificato in modo condiviso.

In conclusione, al momento non ci sono OSS che svolgono formalmente il ruolo di strumentisti di sala operatoria in Veneto. La proposta di formarli ha generato un forte dibattito e una decisa opposizione, portando ad una battuta d’arresto. La questione rimane potenzialmente aperta a futuri sviluppi, ma qualsiasi cambiamento richiederà un ampio confronto e garanzie sulla sicurezza dei pazienti e sulla valorizzazione delle professioni sanitarie.

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