Cosa cambierà
Il 2018 e il 2019 saranno ricordati come gli anni dei grandi cambiamenti per Infermieri e Infermieri Pediatrici italiani, che saranno chiamati ad affrontare nuovi ed allettanti percorsi formativi e professionali in ambito universitario. Una delle scadenze prossime è quella dell’attivazione dei Master Specialistici per le Professioni Sanitarie in applicazione della Legge 43 del 2006. Il 17 dicembre 2018 il MIUR avrebbe dato l’ok alla proposta della FNOPI di modificare gli indirizzi formativi dei già citati Master. Ecco tutte le novità e l’elenco dei profili formativi approvati.
Di Master Specialistici se ne è discusso a Rimini nell’estate 2018 e a Roma nelle scorse settimane in occasione della Consulta delle Associazioni Infermieristiche e delle Società Scientifiche. A parlarne in ambedue le occasioni la presidente nazionale della FNOPI Barbara Mangiacavalli.
Una formazione indirizzata sempre più verso le specializzazioni infermieristiche comparando le diverse realtà europee, definendo i percorsi formativi attuali in relazione alle specializzazioni future, ma operando anche una rivisitazione degli attuali percorsi formativi di base, post-base e magistrali, con proposte di revisione del quadro normativo attuale.
Master specialistici: quanti saranno?
Riguardo ai Master Specialistici, l’input è arrivato dal recente rinnovo del Contratto di lavoro, che indica esplicitamente il percorso che deve essere attivato con il coinvolgimento diretto dell’Osservatorio Professioni Sanitarie del MIUR, che aveva avviato i lavori già dal 2013.
Art. 16, comma 7. Il requisito per il conferimento dell’incarico di “professionista specialista” è il possesso del master specialistico di primo livello di cui all’art. 6 della Legge n. 43/06 secondo gli ordinamenti didattici universitari definiti dal Ministero della Salute e il Ministero dell’Università, su proposta dell’Osservatorio nazionale per le professioni sanitarie, ricostituito presso il MIUR con il decreto interministeriale 10 marzo del 2016 e sentite le Regioni.
Si è rilevato che la situazione in area Infermieristica per le varie tipologie di Master proposte dall’Ordine degli Infermieri (FNOPI) si distinguerebbero in:
- n. 9 vari settori assistenziali Ambito Infermieristico (dovrebbero passare tutti);
- n. 3 vari settori assistenziali Ambito Infermieristica Pediatrica (la proposta FNOPI era di 8 Master in questo specifico settore, ma si è data la possibilità ai colleghi pediatrici di masterizzarsi negli ambiti Infermieristici per adulti).
L’elenco dei nuovi Master
Come ricordato anche dalla FNOPI, ecco quali sono i master approvati: LINK
Infermiere
- Area cure primarie – sanità pubblica
- Area intensiva e dell’emergenza
- Area medica
- Area chirurgica
- Area neonatologica e pediatrica
- Area della salute mentale e dipendenze
- Area cure palliative e terapia del dolore
- Area sorveglianza epidemiologica e controllo delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria
- Case management infermieristico
Infermiere Pediatrico
- Transition of care in area pediatrica
- Area dell’emergenza intensiva neonatale
- Area dell’emergenza intensiva pediatrica
Ma qual è la consistenza delle due Professioni?
In termini numerici va considerato che:
- gli Infermieri sono oltre 440 mila;
- gli Infermieri Pediatrici sono invece solo 10 mila circa.
Infermieri Pediatrici avranno sempre meno posti all’Università (meno di 200)
Da considerare inoltre che mentre i posti messi a bando lo scorso anno per Infermiere sono stati 14.450 su 206 sedi di Corso in 41 Università, quelli per Infermiere Pediatrico sono stati solo 198 in 9 Università (fonte: Report Mastrillo 2017).
Mentre per il prossimo anno i posti a bando su Infermiere Pediatrico sono diminuiti da 198 a 159 (-20%), al contrario sono aumentati per Infermiere da 14.450 a 14.758 (+2%).
Di conseguenza è diverso anche il rispettivo tasso di turnover derivante: 3,5% per Infermiere rispetto a 1,5% per Infermiere Pediatrico, quindi meno della metà (LINK).
Infine, secondo i dati elaborati da Mastrillo sull’indagine annuale di Alma Laurea, la differenza, anche se in proporzioni minori, c’è anche sul tasso occupazionale, con il 70% per Infermiere e il 65% per Infermiere Pediatrico (LINK).
Nel 2014 indagine IPASVI sul futuro degli Infermieri Pediatrici
Nel 2014 l’allora FNC IPASVI (oggi FNOPI) chiedeva attraverso un sondaggio se era il caso o meno di unificare i percorsi formativi e creare di fatto un’unica Professione Infermieristica. I risultati dell’indagine vennero resi pubblici nel 2015.
Le opzioni di scelta erano le seguenti:
1. Mantenimento della situazione attuale, ossia:
2. Evoluzione della situazione attuale con impegno collettivo per dare corso a interconnessioni formative e operative tra infermiere pediatrico e infermiere specializzato in assistenza infermieristica pediatrica e neonatologica, individuare e porre in essere ogni facilitazione prevista dall’ordinamento universitario per l’acquisizione del titolo di infermiere per l’infermiere pediatrico e del titolo di infermiere pediatrico per l’infermiere, mantenere i corsi di laurea in infermieristica pediatrica ma attivare e contestualmente sostenere, preferibilmente nelle attuali sedi del corso di laurea in infermieristica pediatrica, anche i master specialistici in assistenza infermieristica pediatrica e neonatologica;
3. Superamento della situazione attuale, ossia dare corso all’iter per definire “ad esaurimento” la figura dell’infermiere pediatrico, definire e formalizzare, in specifico tavolo ministeriale, le forme di tutela professionale e contrattuale per le VI/inf. pediatrici già operativi, individuare e porre in essere ogni facilitazione prevista dall’ordinamento universitario per l’acquisizione volontaria del titolo di infermiere da parte delle VI/Infermieri pediatrici.
Le schede raccolte durante i rinnovi hanno visto esprimere la propria scelta dal 10% della popolazione interessata che ha scelto per il proprio futuro l’opzione 2: “dare corso a interconnessioni formative e operative tra infermiere pediatrico e infermiere specializzato in assistenza infermieristica pediatrica e neonatologica, individuare e porre in essere ogni facilitazione prevista dall’ordinamento universitario per l’acquisizione del titolo di infermiere per l’infermiere pediatrico e del titolo di infermiere pediatrico per l’infermiere, mantenere i corsi di laurea in infermieristica pediatrica ma attivare e contestualmente sostenere, preferibilmente nelle attuali sedi del corso di laurea in infermieristica pediatrica, anche i master specialistici in assistenza infermieristica pediatrica e neonatologica”.
Il quesito spontaneo
La domanda a questo punto nasce spontanea (siamo giornalisti e dobbiamo provocare): alla luce degli ultimi cambiamenti normativi e contrattuali ha senso mantenere ancora attivo il Corso di Laurea in Infermieristica Pediatrica o sarebbe meglio trasformarla in un Master annuale per Infermiere? L’occasione per decidere sarebbe a portata di mano proprio ora che l’Osservatorio MIUR ha aperto la “discussione”.
Con ciò non vogliamo dire che gli Infermieri Pediatrici non hanno più ragion d’esistere, ma vogliamo aprire una discussione in merito ai cambiamenti avviati nell’ambito delle Professioni Infermieristiche dopo l’istituzione dell’Ordine (Legge 3/2018) e dopo l’ultimo rinnovo del CCNL, e capire quali spazi reali si presenteranno di fronte alle due categorie.
Chi volesse contribuire al dibattito può scrive a direttore@assocarenews.it.
PS = Vi proponiamo di leggere anche il servizio sul tema Infermieri a Bologna per tracciare assieme il futuro della Professione!