Stress da lavoro. Scontro sui turni degli OSS: “qui si rischia la morte”.
Un episodio grave ha acceso i riflettori sulle condizioni di lavoro degli operatori socio sanitari (OSS) al Policlinico “Gaetano Martino” di Messina. Una OSS è finita al Pronto Soccorso dopo aver ricevuto un ordine di servizio che la impegnava in un turno di 12 ore consecutive, una situazione che ha fatto emergere tensioni e proteste da parte dei sindacati.
La denuncia dei sindacati.
La segretaria generale della Cisl Fp Messina, Giovanna Bicchieri, insieme a Salvatore Feliciotto, dirigente del dipartimento Policlinico Universitario, e Nino Ferrera, segretario aziendale, ha denunciato le condizioni di lavoro drammatiche degli OSS in servizio.
Nonostante i finanziamenti stanziati dall’assessorato regionale alla Salute per incrementare il tetto di spesa e assumere il personale precario con diritto alla stabilizzazione, l’azienda non ha dato risposte concrete. Anzi, è stata comunicata la mancata proroga dei contratti per molti lavoratori precari, con scadenza imminente.
Questo scenario porterà inevitabilmente a un ulteriore aumento del carico di lavoro per il personale rimasto, ormai al collasso. I sindacalisti sottolineano che gli OSS non riescono più a garantire nemmeno i cambi turno, compromettendo la qualità dell’assistenza e la salute dei lavoratori.
Richieste e azioni sindacali.
I rappresentanti sindacali hanno chiesto di attingere dalla graduatoria OSS ancora vigente nel bacino orientale per migliorare le condizioni di lavoro e garantire un’assistenza qualitativa ai pazienti. Hanno inoltre sollecitato la cessazione delle cause per il riconoscimento del demansionamento professionale infermieristico.
Non avendo ricevuto risposte, la Cisl ha già denunciato il Policlinico per condotta antisindacale e annuncia ulteriori segnalazioni alle autorità competenti.
La risposta del Policlinico.
L’Azienda Ospedaliera riconosce la carenza concreta di operatori socio sanitari e ha condiviso questa situazione con i sindacati e i vertici regionali. Tuttavia, le recenti assunzioni sono state effettuate fuori dotazione organica e dai tetti di spesa.
Per far fronte alle difficoltà, l’azienda ha deciso, d’intesa con le organizzazioni sindacali, di esternalizzare il servizio tramite una gara per l’affidamento a una cooperativa, con scadenza per la presentazione delle domande fissata al 24 giugno 2025.
La Direzione assicura che sarà rapido il potenziamento del servizio e che verificherà se l’eccessivo stress denunciato dal dipendente sia effettivamente correlato ai turni di lavoro imposti.
Un allarme che riguarda tutto il sistema.
L’episodio evidenzia una situazione di emergenza per il personale OSS, con ripercussioni sulla salute dei lavoratori e sulla qualità dell’assistenza ai pazienti. I sindacati ribadiscono che non è accettabile compromettere la salute degli operatori né il diritto alla cura degli utenti, chiedendo interventi urgenti per stabilizzare il personale e migliorare le condizioni lavorative.
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