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Capurso (pres. Anaste): Per Infermieri e OSS più soldi e più competenze.

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Sebastiano Capurso, presidente ANASTE: Per infermieri e oss più soldi e più competenze per valorizzare finalmente lo sforzo delle RSA.

Intervista esclusiva a Sebastiano Capurso, presidente di Anaste, a corredo della Prima Giornata dell’operatore di RSA e casa di riposo, che si svolgerà domani 2 ottobre.

Quali sono gli obiettivi da perseguire a cominciare da domani?

Il primo obiettivo è realizzare la corretta rappresentazione, scrivere la vera storia della pandemia nelle strutture residenziali per anziani, illustrando all’opinione pubblica la verità su quanto si è verificato.

Primariamente deve essere sottolineato l’impegno fondamentale profuso da tutti gli operatori nelle strutture, che è  stato l’elemento decisivo per superare difficoltà che sembravano insormontabili. Tutto il personale delle RSA, infatti, medici, infermieri, OSS, educatori, assistenti  sociali, psicologi, terapisti, si è prodigato in ogni modo, fin dalle prime, drammatiche fasi della pandemia, per  assistere gli anziani e supportarli psicologicamente, con una straordinaria dedizione ed un impegno costante.

A questo aggiungiamo lo sforzo compiuto per assimilare in brevissimo tempo le complesse procedure assistenziali ed organizzative imposte dal Covid, che hanno trasformato in pochi giorni strutture per cure di lungo termine in reparti di isolamento per malattie infettive.

Un compito complesso ed impegnativo, portato a termine con successo.

Proprio per queste considerazioni abbiamo ritenuto doveroso dedicare uno specifico ringraziamento a tutti quanti hanno operato nelle strutture in questi mesi, mettendo anche a rischio la propria vita, promuovendo la 1° Festa Nazionale dell’Operatore di RSA e di Casa di Riposo.

La Festa sarà il 2 ottobre, insieme a quella tradizionale dei nonni, proprio per ribadire la vicinanza e l’alleanza proficua tra anziani ospiti e giovani operatori dell’assistenza.

Il secondo obiettivo, dopo i ringraziamenti ed l’attestato di merito, che è legato all’iniziativa, e che può essere richiesto collegandosi al nostro sito www.anaste.it, è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e i decisori politici sulla necessità di dedicare nuove risorse economiche al personale delle RSA: Anaste ha iniziato le consultazioni con le OOSS per il rinnovo del CCNL di categoria, ma è evidente che

le attuali tariffe, individuate 10/15 anni orsono, e riconosciute dalle Regioni come corrispettivo del servizio, non sono sufficienti a garantire la rivalutazione di stipendi e compensi e quindi devono essere riviste ed adeguate.

La sofferenza organica delle strutture private dovuta all’epidemia ha evidenziato falle nel sistema di programmazione dell’area socio-sanitaria?

La pandemia ha messo in evidenza la fragilità della rete territoriale, che è priva di organici strumenti di collegamento operativo:

i diversi attori del sistema agiscono infatti, in larga misura, autonomamente; gli interventi sono così spesso risultati insufficienti e parziali, è mancata una visione d’insieme della situazione e del suo evolvere nel territorio, è mancata la conseguente pianificazione degli interventi e la corretta allocazione delle risorse.

Le RSA e le Case di Riposo, che avevano il carico maggiore dell’assistenza sul territorio, ospitando gli anziani più fragili e più compromessi, sono state abbandonate al loro destino, insieme ad ospiti ed operatori.

Nonostante queste difficoltà il personale di RSA ha comunque retto con forte dignità l’ondata dell’epidemia. Come pensa sarebbe opportuno valorizzare tali professionisti?

Il personale, come detto, è stato straordinariamente disponibile e versatile, ha affrontato con coraggio ed abnegazione tutte le difficoltà, andando a sopperire anche la privazione affettiva di molti anziani, rimasti separati dai loro affetti, con grande umanità ed affetto.

Quest’opera straordinaria, che ha portato anche alla candidatura del corpo sanitario italiano al Premio Nobel per la pace, iniziativa sostenuta anche da Anaste, andrebbe premiata, oltre che con la celebrazione della Festa del 2 ottobre, anche con un riconoscimento economico.

Vedremo se le Istituzioni, dopo i complimenti, saranno in grado di fornire risposte concrete sul piano economico.

Anaste è certamente impegnata in questo senso, e sta ricercando ogni percorso per far valere le sue considerazioni sugli aspetti che riguardano la revisione delle rette di degenza.

Siamo disponibili ad ogni confronto sul tema, e confidiamo di trovare la medesima sensibilità anche nei nostri interlocutori istituzionali.

Abbiamo inoltre considerato necessario, e stiamo conducendo attivamente, lo sviluppo di un piano specifico di formazione per tutte le figure professionali, che renda stabile l’acquisizione di tutte quelle metodologie operative e procedure  organizzative rapidamente apprese in quest’ultimo anno, affinchè diventino un patrimonio culturale permanente della categoria.

Leggi anche:

Festa dell’Operatore: ANASTE premia impegno di Medici, Infermieri, OSS, ausiliari di RSA.

Dott. Marco Tapinassi
Dott. Marco Tapinassi
Vice-Direttore e Giornalista iscritto all'albo. Collaboro con diverse testate e quotidiani online ed ho all'attivo oltre 5000 articoli pubblicati. Studio la lingua albanese, sono un divoratore di serie tv e amo il cinema. Non perdo nemmeno un tè con il mio bianconiglio.
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