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Ventilazione meccanica a supporto totale.

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La ventilazione meccanica a supporto totale permette di effettuare atti respiratori grazie alla macchina.

Il ventilatore permette di sopperire alla carenza del paziente di respirare. Per essere effettuata questa tipologia di ventilazione è necessario che il paziente sia curarizzato in quanto la macchina deve lavorare autonomamente. Questa metodica non è adatta a coloro che residuano una dinamica respiratoria.

Come precedentemente approfondito tra le tipologie di ventilazione meccanica troviamo le metodiche a supporto totale. In queste modalità di supporto alla respirazione non è richiesta un’attività spontanea di respirazione. Ecco elencate di seguito le metodiche a supporto totale:

  • CMV Ventilazione meccanica in volume controllato (metodica a cicli di volume)

Tale tipologia di ventilazione come recita il nome è regolata da volumi di aria e si sostituisce xxx. In questa tipologia di ventilazione il dispositivo eroga atti respiratori con un volume corrente (Vt) e con una frequenza impostati dall’operatore. Il pattern respiratorio è completamente governato dal macchinario. Si può utilizzare solo con pazienti che non residuano attività respiratoria spontanea, che quindi siano curarizzati.

  • ACV Ventilazione controllata assistita (metodica a cicli di volume)

Tale tipologia di ventilazione prevede che l’erogazione del flusso avvenga ad intervalli regolari sulla base sia della frequenza respiratoria impostata sia della risposta del paziente. Il dispositivo è “intelligente” e risponde erogando un atto ogni qualvolta lo richieda il paziente (trigger). Il Trigger può essere a pressione (quando si determina una caduta di pressione per iniziare l’atto) o a volume (quando il tempo di risposta è inferiore). Il paziente può incrementare a richiesta il numero di atti erogati dalla macchina.

  • PVC Ventilazione a pressione controllata (metodica a cicli di pressione)

Quando il ventilatore determina variazione fasiche di pressione nelle vie aeree, con un frequenza e durate impostate dall’operatore. Si imposta il livello di pressione erogata, costante, mentre il volume corrente (Vt) è variabile in quanto parametro derivato.

Dott.ssa Giulia De Francesco
Dott.ssa Giulia De Francesco
Infermiera, classe 1994. Vive a Imola e lavora presso l’AUSL Romagna (Faenza); studia a Bologna per conseguire la laurea magistrale. Laurea in infermieristica con Lode presso l'Università di Bologna, I sessione (ottobre 2016). Master in funzioni di coordinamento con Lode presso l'Università di Modena e Reggio Emilia, I sessione (novembre 2018). Una pubblicazione scientifica sulla rivista italiana ANIPIO "Sperimentazione di una check-list per implementare un Bundle per la prevenzione delle batteriemie correlate a Catetere Venoso Centrale" (ottobre 2017). Ama leggere e camminare, non datele un microfono perché improvvisa un karaoke ovunque.
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