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Infermieri e OSS: quali responsabilità se il paziente cade?

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Il rischio cadute è un sempreverde nel panorama del rischio clinico: quanto e come ne siamo responsabili?

Infermieri e OSS rispondono direttamente alla caduta dei pazienti. La responsabilità civile e penale possono portare dal risarcimento fino alla reclusione!

La caduta di un paziente può portare conseguenze cliniche molto importanti che conseguentemente vanno a generare responsabilità serie per il personale addetto all’assistenza.

Queste responsabilità si suddividono in:

  • Civili
  • Penali

E la loro verifica e distribuzione avviene ovviamente attraverso un processo. Alla base della sentenza vi deve però essere sempre la causalità tra condotta e danno subìto dal paziente, ovvero la verifica che il danno sia stato provocato dall’operato e non da altri fattori.

Rispetto alla responsabilità civile il condannato sarà tenuto a fornire un risarcimento economico deciso dal giudice in base ai criteri sanciti dalla legge. Esistono però vari gradi di danno provocato:

  • Lesioni lievissime (fino a 20gg prognosi)
  • Lesioni lievi (da 21 a 40 gg)
  • Lesioni gravi (oltre 40gg)
  • Lesioni gravissime (permanenti)

Alla luce di questa differenziazione, se condannati per lesioni non gravi sarà l’Azienda a risarcire la vittima. In caso invece di condanna per lesioni gravi, l’Azienda potrà esercitare il diritto di rivalsa come prevista dalla Legge Gelli e, quindi, sarà il lavoratore a restituire all’azienda quanto dovuto per il risarcimento.

Trattandosi spesso di cifre esose, la stessa legge impone la stipulazione di un’assicurazione colpa grave, che tutela sia il lavoratore perchè in grado, tramite assicurazione, di restituire i soldi sia l’azienda che potrà riottenere quanto sborsato per il risarcimento. (vuoi saperne di più dell’assicurazione? clicca qui!)

Rispetto la responsabilità penale i professionisti e operatori sanitari rispondono laddove vi siano lesioni personali colpose e omicidio colposo (inserito anche nell’elenco ministeriale degli eventi sentinella).

Se è vero che l’individuazione di responsabilità in caso di caduta del paziente in assenza di personale nelle vicinanze risulta molto difficoltosa, diverso è il caso di un paziente che cada mentre viene trasportato su barelle, carrozzine o altri ausili per la deambulazione. Se condannati si rischia la prigione da pochi mesi ad alcuni anni, a seconda del reato sentenziato.

Appare quindi necessario applicare le migliori precauzioni al fine di limitare al massimo il rischio cadute: la posta in gioco umana è molto alta!

Dott.ssa Francesca Ricci
Dott.ssa Francesca Ricci
Francesca Ricci è una web-writer esperta in ambito sanitario. Da anni si occupa di questioni sociali, politica ed economia.
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