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Simona (Infermiera): “io come Anna strozzata dai debiti con l’Enpapi, non so come sostenerli”.

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Buongiorno Direttore,

Sono nella stessa situazione di “Anna“.

Ho lavorato per quasi 2 anni a Piva e mi trovo con un debito complessivo di 15.000 euro, di cui tra interessi e sanzioni sono quasi pari al dovuto.

Ora sono a tempo indeterminato, ma sono sola e la situazione è insostenibile anche rateizzando.

Cordialmente.

Simona Fornacca, Infermiera

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Buongiorno Simona,

La situazione che descrivi è purtroppo comune a molti professionisti che si trovano a dover gestire debiti pregressi legati all’attività a partita IVA, aggravati da interessi e sanzioni. È positivo che tu ora abbia un contratto a tempo indeterminato, poiché questo può rappresentare una base solida per affrontare la problematica. Vediamo insieme alcune possibili strategie per gestire il debito.

Valutare un Piano di Rateizzazione con l’agenzia delle entrate.

Se il debito è con l’Agenzia delle Entrate o l’INPS, una rateizzazione potrebbe comunque essere una soluzione praticabile. Attualmente, l’Agenzia delle Entrate consente di:

  • Rateizzare i debiti fino a 72 rate mensili (6 anni) per importi sotto i 120.000 euro.
  • In casi di grave difficoltà economica, richiedere una rateizzazione straordinaria fino a 120 rate (10 anni).

Passaggi:

  • Contatta un CAF o un commercialista per verificare il piano di rateizzazione più sostenibile.
  • Verifica se puoi richiedere una riduzione delle sanzioni o un eventuale saldo e stralcio, riservato a situazioni di difficoltà economica dimostrabile (ad esempio, con l’ISEE).

Esplorare il “Saldo e Stralcio” (se applicabile).

Se il tuo reddito e patrimonio sono limitati, potresti rientrare nelle categorie che possono accedere al saldo e stralcio, un’opzione che consente di chiudere il debito pagando solo una parte di esso. Questo è stato previsto in determinate sanatorie fiscali e potrebbe ripresentarsi in futuro. Tieni sotto controllo eventuali nuove disposizioni in materia di sanatorie tributarie.

Consolidamento del debito tramite un prestito.

Essendo ora a tempo indeterminato, potresti considerare di:

  • Richiedere un prestito personale per saldare il debito con l’Agenzia delle Entrate o altri creditori.
  • Consolidare il debito in una rata unica, spesso con un tasso di interesse più basso rispetto a quello applicato da fisco e INPS sulle pendenze.

In questo caso, confronta diverse offerte di prestito e assicurati che la rata sia sostenibile rispetto al tuo stipendio netto.

Valutare l’assistenza di un professionista del debito.

Puoi rivolgerti a:

  • Un commercialista specializzato in crisi da sovraindebitamento.
  • Un consulente esperto in legge sul sovraindebitamento (Legge 3/2012).

Questa normativa è pensata per persone che non riescono a far fronte ai propri debiti e consente, in determinati casi, di ottenere:

  • Una riduzione significativa del debito.
  • La possibilità di pagare solo una parte, con il resto che viene azzerato.

Opzioni alternative: accordi transattivi.

In alcuni casi, è possibile negoziare direttamente con i creditori (INPS o Agenzia delle Entrate) un accordo transattivo. Questo significa proporre di saldare il debito versando una somma ridotta in un’unica soluzione o in poche rate, a condizione che il creditore accetti.

È importante farti assistere da un professionista per rendere la proposta credibile e aumentare le possibilità di accettazione.

Verifica agevolazioni o Bonus Statali.

Se rientri in una fascia di reddito più bassa, potresti essere idonea a ricevere agevolazioni o benefici statali che potrebbero liberarti risorse economiche per affrontare il debito. Ad esempio:

  • Bonus fiscali per lavoratori dipendenti.
  • Eventuali riduzioni delle tasse locali o altri aiuti regionali.

Affrontare l’emotività della situazione.

Una situazione di debito può essere molto stressante. È fondamentale:

  • Creare un piano strutturato per affrontare il problema un passo alla volta.
  • Rivolgerti a organizzazioni che offrono supporto gratuito, come associazioni dei consumatori (ad esempio, Adiconsum o Federconsumatori), per consigli pratici.

Una soluzione la si trova.

Simona, la tua situazione è impegnativa ma non senza soluzioni. Ti consiglio di rivolgerti subito a un commercialista o a un consulente per il sovraindebitamento, in modo da elaborare un piano specifico e iniziare a risolvere il problema con il supporto di esperti. Se hai bisogno di ulteriori dettagli su uno dei punti indicati, sono qui per aiutarti!

Cordialmente,

Angelo Riky Del Vecchio, Direttore quotidiano sanitario AssoCareNews.it

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