Romito (Lega): “in Puglia occorre intervenire subito su violenza contro Medici e Infermieri”.
Il tema delle aggressioni a medici e infermieri nei pronto soccorso è diventato particolarmente allarmante in Puglia, una regione che ha visto un crescente numero di episodi di violenza contro il personale sanitario. Il consigliere regionale Fabio Romito ha espresso forte preoccupazione per la situazione, richiamando la necessità di un intervento deciso da parte delle istituzioni.
La situazione in Puglia.
Secondo Romito, la Puglia è ormai tristemente nota per il numero elevato di aggressioni e violenze nei confronti di medici e infermieri. Episodi recenti, come l’aggressione a tre infermieri avvenuta la notte tra domenica e lunedì, hanno sollevato il problema della sicurezza del personale sanitario nei pronto soccorso, specialmente in aree difficili come Foggia.
Richiesta di maggiore presenza dello Stato e delle forze dell’ordine.
Romito sottolinea l’importanza di una presenza più incisiva delle istituzioni nei luoghi di primo intervento, chiedendo alle forze dell’ordine di garantire un presidio fisso nei pronto soccorso. La mancanza di protezione adeguata per il personale sanitario, già sottoposto a elevati livelli di stress a causa delle emergenze mediche, aggrava ulteriormente le condizioni di lavoro, mettendo a rischio la qualità del servizio offerto ai pazienti.
Potenziamento della sicurezza: video sorveglianza e presidi delle forze dell’ordine.
Per migliorare la sicurezza, Romito propone l’installazione di sistemi di video sorveglianza nei punti critici di tutti i pronto soccorso e guardie mediche pugliesi, oltre ad aumentare la presenza delle forze dell’ordine. Queste misure mirano a garantire un ambiente più sicuro per il personale sanitario e a prevenire episodi di violenza che minano l’efficacia del servizio sanitario.
Un appello alla politica regionale.
Romito conclude con un appello alla classe politica regionale, sollecitando un intervento concreto per evitare di lasciare medici e infermieri soli ad affrontare situazioni di pericolo. “Lo Stato e la Regione devono far sentire la loro presenza,” afferma Romito, evidenziando l’urgenza di una risposta istituzionale per proteggere chi opera in condizioni estremamente difficili.
Questa presa di posizione evidenzia la necessità di un impegno coordinato tra Stato, Regione e forze dell’ordine per tutelare i professionisti della sanità, garantendo loro un ambiente di lavoro più sicuro e dignitoso.
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