Organi artificiali spediti sulla Luna con la capsula Dragon.

Organi artificiali spediti sulla luna grazie al lancio della capsula Dragon. E’ questa la nuova frontiera della ricerca biomedica.

Organi artificiali sulla Luna. Sembra un film di fantascienza ma è solamente un’ulteriore tappa nel campo della ricerca biomedica.

La capsula è un ulteriore prodotto della Space X, l’azienda aerospaziale del celebre Elon Musk, ed è attualmente in viaggio verso la Luna, dopo la partenza delle ultime ore.

Oltre a viveri per gli equipaggi già fuori atmosfera terrestre, la capsula trasporta dei mini organi artificiali, detti organoidi, ai fini scientifici.

Cos’è un organoide?

Gli organoidi sono aggregati di cellule che assumono in maniera spontanea una conformazione che li fa assomigliare ad organi in miniatura.

Sono strutturalmente meno complessi di un organo vero e proprio ma replicano le dinamiche biochimiche di cellule e tessuti.

Cosa si ricercherà.

Uno degli obiettivi dichiarati è quello di studiare l’effetto sulle cellule di una permanenza nello spazio.

Le condizioni fisiche e chimiche lunari però suggeriscono una sperimentazione anche rispetto a possibili effetti su malfunzionamenti d’organo.

Presto un centro di ricerca nello spazio?

Negli ultimi anni il programma spaziale americano si è riattivato, dopo un decennio prevalentemente passato a studiare i dati già acquisiti.

La NASA ha trovato nella Space X un valido alleato per poter realizzare un vecchio ma quanto mai attuale progetto: realizzare una base lunare.

Dalle dichiarazioni rilasciate negli ultimi tre anni dai vari esponenti, appare ovvio che la principale utilità di questa base sarebbe come ponte per missioni verso altri pianeti (primo su tutti Marte) ma nel progetto ideale sarebbe comunque compreso un centro di ricerca.

Se il progresso non accetta limiti insormontabili, siamo sicuri che presto o tardi la ricerca scientifica avrà nuovi interessanti fronti da considerare.