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17 Nov 2025, Lun

Qual è la responsabilità professionale dell’Infermiere nell’esecuzione di clisteri evacuativi con sonda rettale?

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La responsabilità professionale dell’infermiere nell’esecuzione dei clisteri evacuativi con sonda rettale è ampia e articolata, e riguarda diversi aspetti fondamentali per garantire la sicurezza, l’efficacia della procedura e la tutela del paziente.

Innanzitutto, l’infermiere ha il dovere di effettuare una valutazione preliminare accurata dello stato clinico del paziente. Questa include l’ispezione e la palpazione dell’addome, la verifica della presenza di dolore, masse fecali o altre condizioni che possano rappresentare controindicazioni o rischi per l’esecuzione del clistere. Deve inoltre considerare le patologie concomitanti della persona assistita, in particolare se fragile o anziana, che possono rendere la procedura più delicata e rischiosa. In presenza di fatti clinici non chiari o di controindicazioni, l’infermiere ha la responsabilità di sospendere la procedura e consultare il medico.

Durante l’esecuzione, l’infermiere deve porre attenzione massima alla corretta tecnica di inserimento della sonda rettale, evitando qualsiasi forza o movimento brusco che possa danneggiare la mucosa intestinale. Deve assicurarsi che il paziente sia nella posizione più idonea (preferibilmente sul fianco sinistro), informarlo sui passaggi della procedura e ottenere il suo consenso, favorendo una relazione di fiducia e collaborazione. L’aspetto comunicativo è centrale, poiché una buona comprensione e collaborazione del paziente facilitano l’esito positivo e riducono l’ansia.

L’infermiere deve poi monitorare costantemente la reazione del paziente durante e dopo la somministrazione, segnalando prontamente eventuali segni di disagio, dolore intenso, sanguinamento, o segni di complicanze come crisi vagali (che possono provocare svenimenti) o alterazioni pressorie. Deve inoltre favorire la sicurezza del paziente evitando situazioni di rischio, come cadute durante l’evacuazione.

Dal punto di vista legale e giuridico, l’infermiere è responsabile non solo dell’esecuzione tecnica, ma anche della corretta applicazione delle norme e delle prescrizioni mediche. Deve esercitare un’autonomia professionale critica, ovvero non limitarsi a eseguire passivamente la prescrizione, ma valutare se la stessa è adeguata e sicura nel contesto clinico specifico. Questo ruolo di garanzia significa che l’infermiere deve segnalare tempestivamente eventuali anomalie o rischi rilevati, a tutela della sicurezza del paziente e della propria responsabilità professionale.

È questo equilibrio tra rispetto delle competenze assegnate, attenzione scrupolosa alla tecnica e capacità valutativa che caratterizza la responsabilità dell’infermiere.

Un errore nell’esecuzione, come un’inserzione forzata o una mancata valutazione preliminare, può comportare gravi danni per il paziente, tra cui perforazioni intestinali, lesioni della mucosa o crisi vagali, e di conseguenza inadempienze che espongono l’infermiere a responsabilità civili e penali, come documentato anche da casi giurisprudenziali in cui infermieri sono stati condannati per danni causati da clisteri evacuativi mal gestiti.

In conclusione, la responsabilità professionale dell’infermiere nell’effettuare un clistere evacuativo con sonda rettale è quella di combinare competenza tecnica, attenzione alla sicurezza, valutazione critica e comunicazione efficace, sempre nel rispetto della normativa, degli standard deontologici e delle prescrizioni mediche, per garantire un intervento efficace e sicuro, che tuteli la salute e la dignità del paziente.

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