Morti sul Lavoro, Di Nucci (Tecnici della Prevenzione): «Ascoltare Presidente Cassazione, se non si interviene numeri aumenteranno».
È passato un anno da quel tragico pomeriggio in cui ha perso la vita Lorenzo Parelli, giovane studente deceduto per un incidente nell’ultimo giorno del suo stage alla “Burimec” di Pavia di Udine, nell’ambito di un percorso duale scuola-azienda.
Da allora però
nulla sembra essere cambiato, come ha ricordato il Primo presidente della Cassazione, Pietro Curzio.
Nel 2022 abbiamo contato oltre mille morti
sul lavoro, al ritmo di tre al giorno. Curzio ha confermato quello che, come Tecnici della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di lavoro, affermiamo da tempo: resta una situazione di pericolo e rischio nel mondo del lavoro senza che le istituzioni siano in grado di dare una risposta adeguata. Se non si interviene, i numeri rischiano di diventare ancora più pesanti».
Così in una nota Vincenzo Di Nucci, Vice Presidente dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Roma e Presidente della Commissione di Albo dei Tecnici della Prevenzione di Roma.
Preoccupa anche l’entrata in vigore
della riforma Cartabia, che di fatto accelera la prescrizione anche per i reati inerenti alla sicurezza con il rischio che molti processi restino senza sentenza – spiega ancora Di Nucci -.
Ormai è chiaro
che bisogna affidare la prevenzione a chi ha compiuto un percorso di studi specifico, come i Tecnici della Prevenzione.
In base alla legge 833 del 1978 e all’articolo 15 del Testo unico sulla sicurezza la vigilanza tocca ai TdP che operano nell’ambito delle ASL, quindi se vogliamo fare più controlli e non solo, occorre potenziare questi organici».
Per far sì che la memoria
del povero Lorenzo venga onorata nel modo migliore e che da una tragedia possa germogliare il seme di qualcosa di positivo, occorre che l’alternanza scuola-lavoro diventi un’occasione per far capire ai più giovani l’importanza sul campo della cultura della prevenzione e della sicurezza.
Solo così
si creerà una platea di cittadini informata e formata su un tema così importante per la nostra società» conclude Di Nucci.
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