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Tecnici Sanitari di Radiologia Medica chiedono che fine abbia fatto una loro denuncia sulle elezioni 2018.

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Riceviamo e pubblichiamo una missiva di alcuni Tecnici Sanitari di Radiologia Medica che chiedono al Ministro della Salute, Giulia Grillo, il perché del presunto “insabbiamento” di una loro denuncia pubblica.

Nel 2018 venne presentata una denuncia da parte di alcuni Tecnici Sanitari di Radiologia Medica relativamente al presunto mancato esercizio di vigilanza e controllo dell’organismo preposto presso il Ministero della Salute all’indomani delle elezioni per il rinnovo delle cariche alla FNO TSRM. La stessa sarebbe caduta nel nulla. Ecco cosa dicono i 6 sottoscrittori del documento odierno.

E’ chiaro, lo spieghiamo come redazione ai lettori per meglio capire cosa stia accadendo, che questa è una battaglia tutta interna ai TSRM, che da tempo vede contrapposti alcuni presidenti degli Ordini provinciali alla dirigenza nazionale della Federazione (che oggi raccoglie tutte le restanti professioni sanitarie al suo interno) e nella fattispecie al presidente Alessandro Beux.

Fatta la Legge.

«Facta lex inventa fraus»: lo sanno bene alcuni professionisti TSRM che nel marzo 2018 hanno sottoscritto una denuncia-querela indirizzata alla Procura della Repubblica Presso il tribunale di Roma (che non accetta mozioni via pec) ed al Ministero dell’Interno (in vero oggi indaffarato in ben altre fattispecie), in ordine al mancato esercizio di vigilanza e controllo dell’organismo ministeriale deputato, nonché a varie irregolarità (tra cui, giusto caso, l’esercizio dell’elettorato attivo e passivo) verificatesi in seno alla assemblea elettorale per il rinnovo del Comitato centrale e del Collegio revisori dei conti della ex Federazione Nazionale Collegi Professionali dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, tenutasi nei giorni 27, 28 e 29 gennaio 2018; denuncia che sembra, dopo alcune timide “audizioni” di un paio di sottoscrittori, sia caduta completamente nel vuoto …

Figuriamoci quindi se, «repetita iuvant», l’inganno non sia alquanto esplicitamente già disponibile in norma, come nel caso del decreto ministeriale dell’ 11 giugno 2019 a firma Giulia Grillo, che al c. 2 dell’art. 4 testualmente recita:

«Qualora le Commissioni di albo non vengano costituite, (… omissis …) , le attribuzioni previste dal comma 2, dell’art. 3, del d.lgs. C.P.S. n. 233/46 e successive modificazioni, spettano al Consiglio Direttivo dell’Ordine competente, integrato da un componente estratto a sorte tra gli iscritti all’albo professionale della professione sanitaria interessata, dell’Ordine stesso

Mera insidia per la quale si giustifica l’inerzia procedimentale di 58 su 61 ordini professionali TSRM PSTRP, già segnalata in un precedente articolo, inoperosità tesa a realizzare proprio quanto in oggetto del su citato comma, contenuto nel decreto del Ministero della Salute del giugno scorso: si vuole evitare che, in una modalità assai meno artificiosamente condizionata dell’evento del gennaio 2018, ossia tramite procedura realmente “democratica”, svariate centinaia di nuovi soggetti entrino a far parte della grande e facoltosa macchina amministrativa degli ordini TSRM PSTRP: a solo titolo di esempio risulta iconico che, addirittura, un ordine del nord-ovest ancora non abbia aggiornato il sito istituzionale dalla data dell’ultimo rinnovo collegiale: dicembre 2018.

In tal senso, un duplice appello:

Verso il mega presidente nazionale A. Beux: se si vuole realmente decantare investiture democratiche, bisogna che prima vengano espletate procedure realmente democratiche.

Verso tutti gli iscritti sul territorio nazionale: l’occasione è la più propizia per smuovere sottili voglie di rivincita tra animi, tuttavia sonnecchianti, di un comparto soffocato dalla tassa sul lavoro più ingiusta (per tutti se non quasi) che la struttura ex collegiale – oggi ordinistica – abbia partorito, ma che preferisce il comodo (e comunque sterile) polemico lamentarsi all’impegnativo (ma proficuo) darsi da fare.

Seppur considerata “tassa ingiusta”, infatti, essa non lo è propriamente: i contributi da noi versati sono utili per moltissime attività, a condizione che gli stessi siano effettivamente gestiti con criterio. Le commissioni d’albo, ultimo organo istituzionale a completamento della legge “Lorenzin” – 3/2018, nonostante possano sembrare uno dei tanti inutili accessori, di fatto costituiscono una reale opportunità di cambiamento dalle molteplici caratteristiche:

–       Le commissioni d’albo sono organi collegiali dalle ampie responsabilità con importante rappresentatività;

–       Costituiscono l’occasione di provare a mettere in pratica, davvero, una reale innovazione. Lasciare queste cariche all’organo Direttivo con un eletto a caso tra gli iscritti (ci mancava soltanto la fatalità, vera o d’artificio), sarebbe una ulteriore beffarda sconfitta;

–       Una concreta possibilità per venire incontro a doveri istituzionali che ogni iscritto dovrebbe coraggiosamente sostenere;

–    Uno strumento favorevole affinché non rimanga solo nelle mani dei TSRM precedente eletti, con la vecchia formula di votazione e scrutinio, la libertà decisionale sui tanti argomenti relativi a ben 19 professioni;

–      Un primo banco di prova per la più recente comunicazione della Federazione del TSRM e PSTRP, la quale vede un numero dispari di rappresentati, 13 per esattezza, nei prossimi consigli direttivi d’Ordine con ripartizioni diverse per area sanitaria, prive di equità.

Le candidature sono libere, espletabili con le modalità previste dal decreto 15 marzo 2018, già descritte nel medesimo precedente contributo, cui sopra; per giungere però al meglio preparati ai compiti relativi alla carica da espletare, l’ordine di Foggia ha messo a disposizione, dopo un corso ECM organizzato dallo stesso, con titolo: “Corso per Componenti delle Commissioni d’Albo”, il materiale presentato dai relatori. Un lavoro approfondito e ben strutturato di open content, disponibile sul sito dello stesso Ordine di Foggia.

Vos autem judicas.

  • Alemanno Antonio
  • Bertolino Marco
  • Bonelli Cristian
  • Frassica Carlo
  • Izzo Gerarda
  • Spada Calogero
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