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Terapisti occupazionali dicono no al razzismo. Interviene Aito.

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I Terapisti occupazionali dicono no ad ogni forma di razzismo. Interviene Aito, che sposa documento WFOT.

Gentile Direttore di AssoCareNews.it,

la WFOT, Federazione Mondiale dei Terapisti Occupazionali, ha recentemente pubblicato il proprio “Statement on systematic racism” per condannare il razzismo sistemico e per schierarsi con il movimento globale “Black lives matter”.

Nel documento, la WFOT definisce il razzismo come un abuso dei diritti umani, asserendo che dovrebbe essere affrontato come priorità globale e sottolineando che la responsabilità del cambiamento spetta a ciascuno di noi. La WFOT ricorda il proprio impegno nel promuovere i diritti umani, attraverso prese di posizione e azioni educative. Ha inserito nel documento una serie di link utili a evidenziare non solo il proprio operato ma per offrire risorse per diffondere nella pratica lavorativa la centralità della persona e il bisogno che venga inclusa, senza pregiudizio o limitazioni, nella società. 

AITO sposa il documento WFOT e intende manifestare la propria solidarietà a tutti coloro che in America ma anche in Italia e nel Mondo sono vittime di razzismo. 

I Terapisti Occupazionali impegnati a promuovere l’abilità dell’uomo ad autogestirsi nel suo ambiente di vita e di lavoro, svolgono una funzione peculiare, in diretto rapporto con la persona e la sua famiglia. La Terapia Occupazionale consiste nel prendere in carico la persona nel rispetto della vita, della salute, della libertà e della dignità. 

Nel titolo D del Codice Deontologico, è sottolineato che è dovere del Terapista Occupazionale la tutela della vita, della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo dalla sofferenza nel rispetto della libertà e della dignità della persona umana, senza discriminazioni di età, di sesso, di razza, di religione, di nazionalità, di condizione sociale, di ideologia, quali che siano le condizioni istituzionali o sociali nelle quali opera.

Nel Profilo Professionale si legge che “(il terapista occupazionale) propone, ove necessario, modifiche dell’ambiente di vita e promuove azioni educative verso il soggetto in trattamento, verso la famiglia e la collettività” e che il programma riabilitativo è volto a “l’avviamento verso l’autonomia personale nell’ambiente di vita quotidiana e nel tessuto sociale”. Per rendere un tessuto sociale favorevole e inclusivo è necessario favorire politiche educazionali contro il pregiudizio, lo stigma e il razzismo.

Fondamento della terapia occupazionale è che ogni persona dovrebbe essere in grado di partecipare pienamente alla vita quotidiana. 

AITO chiede a tutti i terapisti occupazionali di utilizzare le proprie competenze cliniche per identificare e affrontare le sfide della società e contribuire nella ricerca di soluzioni significative per permettere a chiunque di partecipare alla vita sociale, riducendo le discriminazioni. La nostra è una professione inclusiva che massimizza la salute, il benessere e la qualità di vita di tutte le persone, popolazioni e comunità

Il comportamento etico è un processo psicodinamico che coinvolge la formazione personale, i valori, la cultura e le leggi; richiede comprensione e educazione ai principi deontologici, che portano ad una intima convinzione di rispetto dei diritti umani e ad un alto concetto dei propri doveri, così da svolgerli con competenza, impegno e correttezza morale e intellettuale. 

AITO rimarca l’appello ai terapisti occupazionali ad usare i nostri strumenti e la nostra formazione per facilitare la giustizia occupazionale, per identificare lacune e creare opportunità, contribuire a educare le persone che assistiamo e la popolazione.

Link al documento: link

Gabriella Casu – Ufficio Presidenza AITO

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