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Tecnici Radiologia ed esubero formativo: pagati 6 euro, lettera a ministro Busetti

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Tecnici Radiologia ed esubero formativo: pagati 6 euro, lettera a ministro Busetti.

I Tecnici di Radiologia Medica della provincia di Foggia sono sul piede di guerra: per l’esubero formativo vengono retribuiti con meno di 6 euro orari lordi. L’Ordine provinciale delle professioni sanitarie (TSRM PSTRP), come noto guidato da Antonio Alemanno, ha accolto le lamentele degli iscritti interessati e ha preparato un esposto nei confronti del Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica (MIUR) e dell’Università degli Studi di Foggia.

Il documento-denuncia è racchiuso in una mail contenente dieci quesiti spediti direttamente al Ministro della Pubblica Istruzione Marco Bussetti. Singolare, ma efficiente, forma di protesta quella messa in essere da Alemanno a nome dei TSRM danni.

“La questione è l’esubero formativo di tecnici di radiologia che, con un numero che sfiora i 200 in più in 8 anni, ha ridotto la paga oraria a meno di 6 euro – spiega Alemanno – Non solo, perchè l’Università avrebbe incassato 1,8 milioni di euro dall’ASL BT per trasferire il corso-ramo secco a Barletta”.

Ecco tutti i quesiti spediti all’Onorevole Ministro, in relazione al Decreto che ha firmato in data 12 luglio (AOOUFGAB n.537):

  1. Quando ha firmato il Decreto per l’assegnazione dei posti per le Professioni Sanitarie, ha tenuto conto dei numeri elaborati su dati oggettivi da Ministero della salute, Categorie e Regioni?
  2. È a conoscenza che da anni il MIUR assegna dei posti in esubero rispetto al fabbisogno di diversi professionisti sanitari?
  3. Lei è consapevole che inflazionare il mercato del lavoro con un esubero formativo ha pesanti ricadute sociali poiché abbassa il salario di tutti?
  4. È a conoscenza che l’esubero formativo sommato alla liberazione del mercato del lavoro ha portato a salari dell’ordine di 6 € l’ora per professionisti che hanno superato una selezione a numero chiuso?
  5. Ritiene normale che una sede di corso di laurea per tecnici di radiologia a Foggia abbia laureato 200 persone in otto anni e non ne abbia assunto nemmeno uno?
  6. Come considera il trasferimento del corso (al punto precedente) verso una sede limitrofa in cambio di 1,8 milioni di euro incassati dall’Università di Foggia?.
  7. Ritiene corretto avere due corsi di dieci posti ciascuno a 50 km di distanza l’uno dall’altro (Barletta e Bari) in violazione delle Linee guida programmatiche MIUR che auspicavano una razionalizzazione dell’offerta formativa tramite fusioni tra università?
  8. È d’accordo con l’affermazione che i posti messi al bando dal MIUR siano più funzionali al mantenimento delle sedi universitarie per tecnici di radiologia piuttosto che alle reali esigenze del mercato del lavoro?
  9. Dal punto di vista etico, ritiene giusto illudere i giovani che vincono una selezione ad un corso a numero programmato quando poi hanno le stesse chances di lavoro di coloro che accedono ai corsi liberi?”.
  10. Ritiene politicamente vantaggioso non rispondere a queste domande?

Da Professionisti Sanitari non possiamo che essere solidali con i colleghi foggiani e continuare a denunciare azioni di deprofessionalizzazione e depauperamento messe in atto da chi dovrebbe rappresentare lo Stato, ma che in realtà di tale rappresentatività ne approfitta ai danni dei lavoratori.

La risposta del Ministero

Non si è fatta attendere la risposta del MIUR che, attraverso la segreteria del Ministro Bussetti, prende in carico la questione dei TSRM foggiani.

Esubero formativo TSRM

Buongiorno Dott. Antonio Alemanno,

in relazione alla e-mail sottostante ed ai numerosi quesiti posti, dopo aver consultato la Direzione Generale competente per  materia si rappresenta quanto segue:

“La definizione dei posti e la ripartizione degli stessi tra gli Atenei, come da D.M. del 12 luglio 2018, prot. n. 537, è stata compiuta secondo i criteri di cui all’art. 3, comma 1,  lettera a) della legge n. 264/1999, tenendo conto dell’offerta formativa deliberata dagli Atenei nonché del fabbisogno professionale e delle esigenze delle categorie professionali.

In particolare il Ministro dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca si attiene ai seguenti «principi e criteri direttivi:

  1. a) determinazione annuale, per i corsi di cui all’articolo 1, comma 1, lettere a) e b), del numero di posti a livello nazionale con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica, sentiti gli altri Ministri interessati, sulla base della valutazione dell’offerta potenziale del sistema universitario, tenendo anche conto del fabbisogno di professionalità del sistema sociale e produttivo;
  2. b) ripartizione dei posti di cui alla lettera a) tra le università, con decreto del Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica, tenendo conto dell’offerta potenziale comunicata da ciascun ateneo e dell’esigenza di equilibrata attivazione dell’offerta formativa sul territorio;
  3. c) determinazione da parte delle università dei posti relativi ai corsi di cui all’articolo 1, comma 1, lettera e), nonché di cui all’articolo 2, previa valutazione della propria offerta potenziale;».

In particolare, si precisa che, solo a seguito degli esiti della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano svoltasi il 21 giugno 2018 e della riunione del tavolo tecnico – composto dai rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Ministero della Salute, della Conferenza per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome, dell’Osservatorio delle Professioni sanitarie, della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Medicina e Chirurgia e dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca- del 25 giugno 2018, la scrivente Direzione ha proceduto a definire i posti così come indicati nel D.M. n. 537/2018.

In merito al punto 2) della sottostante email, si fa rilevare che l’attività di definizione dei posti deve avvenire, ai sensi della L. n. 264/1999, “tenendo anche conto del fabbisogno di professionalità…”, non potendosi fondare esclusivamente sullo stesso fabbisogno.

Riguardo, invece, al quesito relativo all’esistenza sul territorio nazionale di più sedi universitarie, giova precisare che la determinazione delle stesse sedi è prevista dalle disposizioni normative relative all’autonomia universitaria.”  

Cordialmente. 

Segreteria Ministro Bussetti

* * *

E  il botta e risposta continua: Alemanno chiede al MIUR l’accesso agli atti

Il sottoscritto Antonio Alemanno, in qualità di Presidente dell’Ordine dei TSRM e delle PSTRP dellaProvincia di Foggia, ha interesse specifico e personale a tutelare la qualità dei servizi all’utenzacorrelati al mercato del lavoro dei tecnici di radiologia, ovvero alla qualità della loro formazione universitaria.

A tal proposito, ritenendo che il MIUR abbia inopportunamente aumentato i posti per la Professione di Tecnico di Radiologia relativi alle Università pugliesi di Foggia e Bari a 26 unità, laddove sia la Regione Puglia, che il Ministero della Salute e la Categoria avevano concordato per 20 posti in ottemperanza all’art. 6 ter del D.Lgs. 502/92,

CHIEDE

copia semplice del Verbale relativo alla riunione del tavolo tecnico composto dai rappresentanti del MIUR, del Ministero della Salute, della Conferenza per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le ProvinceAutonome, dell’Osservatorio delle Professioni sanitarie, della Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Medicina e Chirurgia e dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca del 25 giugno 2018, dal quale la Direzione del MIUR ha proceduto a definire i posti così come indicati nel D.M. n. 537/2018.

Si attende un riscontro entro i termini di legge, passati i quali lo scrivente procederà per vie legali. Distinti saluti.

Il Presidente TSRM PSTRP di Foggia

Antonio Alemanno

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