Gravidanza, ecco le manovre ostetriche vietate dall’OMS, alcune possono essere addirittura nocive, altre prive di valenza scientifica!
Le manovre ostetriche che vengono eseguite in gravidanza e durante il travaglio e parto sono molteplici, alcune sono strettamente necessarie per il buon esito del parto, altre invece non devono essere praticate se non dietro a una esplicita prescrizione medica.
Il parto è un momento unico della vita di una donna, al quale, per quanto ci informiamo, ci sentiremo sempre poco preparate.
Negli ultimi anni è sempre più venuto alla luce quello che succede nelle sale di travaglio o di parto, che prima veniva taciuto, un po’ per paura un po’ per una non conoscenza delle manovre che venivano eseguite: alcune strettamente necessarie altre eseguite di prassi.
Secondo l’OMS sono 15 le procedure che un’ostetrica deve evitare di eseguire di routine, ovvero in assenza di una precisa prescrizione medica.
Queste procedure non hanno dimostrato una valenza scientifica, oppure nel tempo si sono dimostrate addirittura nocive.
Alcune delle procedure da evitare, alle quali le future mamme possono comunque rifiutarsi di sottoporsi, sono le seguenti:
- il clistere evacuativo pre-parto;
- la depilazione della zona pubica;
- la rottura manuale delle membrane;
- obbligare la partoriente a mantenere la posizione ginecologica durante travaglio e parto;
- il digiuno totale;
- somministrazione di farmaci utilizzati per aumentare la contrazione uterina durante il travaglio;
- esecuzione dell’episiotomia, ovvero del taglio del perineo;
- esecuzione della manovra di Kristeller, ovvero le spinte manuali;
- il taglio precoce del cordone ombelicale;
- il lavaggio uterino dopo il parto;
- esplorazione manuale dell’utero dopo il parto;
- la separazione della madre-neonato nel postparto.
Per approfondimenti si invita a leggere il rapporto OMS.
[…] Gravidanza, ecco le manovre ostetriche vietate dall’OMS. proviene da AssoCareNews.it – Quotidiano Sanitario […]
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