Ecco un approfondimento sulla tematica assai cara a ostetriche e infermieri.
Si espongono di seguito le problematiche legate all’alcol che in gravidanza possono causare problemi al nascituro. Tra i fattori di rischio è doveroso dire che tutti i comportamenti a rischio come appunto l’assunzione di bevande possono creare danni al feto. Si stima come inferiore al 50% il rischio di dare alla luce un bambino affetto da FAS (sindrome fetale alcolica). Non sappiamo come mai la reazione dei bambini si differenzi da uno all’altro, ma il dubbio è che sia di eziologia multifattoriale (fattori genetici, ambientali, funzionali).
Ovviamente anche il consumo di altre sostanze psicogene e psicotrope può aumentare i danni al feto, nonché una sindrome di astinenza alla nascita. Ma vanno valutate di caso in caso anche componenti strutturali della costituzione: un bambino malnutrito e con deficit nutrizionali avrà sicuramente più difficoltà a sopperire ad eventuali carenze di apporto di nutrimenti da parte della madre che eventualmente assume alcol.
Epicentro (Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute) individua come fattori di rischio per danni pre e post natali i seguenti comportamenti:
- quantità di alcol consumato durante la gravidanza
- tipologia del consumo di alcol (cronico o occasionale)
- intensità dell’esposizione
- periodo dell’esposizione
- interazione con altre sostanze (tabacco, droghe, medicinali)
- fattori alimentari
- predisposizione genetica
- condizioni di vita
- ceto sociale, livello d’istruzione e stato civile della madre
I diversi fattori di rischio possono portare ad uno sviluppo della FAS (sindrome fetale alcolica) in varie sfaccettature. Ci sono segni fisici, come la facies alcolica caratterizzata per: labbro superiore assottigliato, filtro indistinto, rime palpebrali brevi, zona medio frontale piatta, naso corto. Anche l’ipoplasia del nervo ottico è spesso correlata all’alcol, conferendo al bambino deficit visivi specifici. Durante lo sviluppo di un bambino affetto da FAS si possono misurare standard inferiori alla media nelle seguenti misurazioni: altezza, peso, circonferenza cranica. Sicuramente tra i segni fisici quello più evidente, in termini di mancato sviluppo fisiologico, è quello legato alla microcefalia, che è significativo per danni celebrale irreversibile. Esistono anche anomalie cardiache, come i difetti del setto ventricolare.
Esistono anche sintomi psichici, che esulano dai danni celebrali organici valutabili tramite EEG (elettroencefalogramma), come per esempio deficit comportamentali e cognitivi lievi. Tra questi Epicentro sottolinea i seguenti:
- disturbi del sonno e riflesso di suzione ridotto
- ritardo dello sviluppo mentale
- deficit intellettivo
- disturbi dell’attenzione e della memoria
- disturbi della motricità fine
- iperattività e impulsività
- disturbi dell’eloquio e dell’udito
Queste anomalie che riguardano lo spettro comportamentale e cognitivo sono rilevabili trami la somministrazione di test psicometrici specifici in base all’età, che sono eseguiti tendenzialmente i 5 anni.