I fondi del PNRR rischiano di tornare indietro e di non essere mai spesi, almeno in Sanità. E’ l’allarme lanciato dai ministeri competenti.
Il termine per raggiungere gli obiettivi che apriranno le porte alla seconda tranche dei fondi del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, è il 30 giugno. Entro quella data i ministeri coinvolti dovranno riuscire a realizzare interventi fondamentali per poter incassare i 24,1 miliardi in arrivo dall’Europa.
Il Consiglio dei ministri convocato deve ora passare ai raggi X l’avanzamento dei lavori, riforme e investimenti per assicurarsi di non perdere i fondi. Ecco tutti i fronti su cui i ministri devono riferire quindi al tavolo di Palazzo Chigi.
Entro giugno serve il decreto che riformi l’organizzazione dell’assistenza sanitaria, oltre al contratto per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero. Altre priorità lo sviluppo della telemedicina, il rafforzamento dell’assistenza sanitaria intermedia e le sue strutture, come gli Ospedali di comunità.
Sul fronte sanitario arriveranno 20 miliardi, che serviranno soprattutto per migliorare l’assistenza territoriale e per l’innovazione tecnologica degli ospedali. Ma i tempi sono stretti. Entro fine mese le Regioni devono presentare i piani operativi.
Ed entro il 30 giugno va ridisegnato il modello territoriale, su cui la pensano diversamente ministero e Regioni.
[…] PNRR Sanità: se non si affrettano le progettazioni si rischia di perdere i fondi europei. proviene da AssoCareNews.it – Quotidiano Sanitario […]