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Ora la Variante Omicron del Coronavirus spaventa: verso mascherina obbligatoria all’aperto. Allarme degli Anestesisti.

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La Variante Omicron del Coronavirus che ci dicevano di non temere ora fa paura anche i governanti italiani. Il 23 dicembre 2021 si deciderà se estendere obbligo di mascherine all’aperto. Novità anche per tamponi e Green Pass e Anestesisti in allarme.

Ieri erano 24.259 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore (97 vittime), secondo i dati del ministero della Salute, ma c’era il fine settimana di mezzo. Oggi e domani si attende l’ennesimo picco. Il giorno precedente i positivi erano 28.064 (123 vittime).

Cresce il tasso di positività: ospedali in affanno.

Sono 566.300 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 697.740. Il tasso di positività è al 4,28%, stabile rispetto al 4% di ieri. Sono 966 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 13 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 78. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 7.726, ovvero 150 in più rispetto a ieri.

In base all’attuale trend dei contagi e dei ricoveri, “nelle prossime 2-3 settimane ci aspettiamo un aumento del 70% dei posti letto occupati in intensiva da malati Covid, raggiungendo così circa 1700 pazienti ricoverati nelle terapie intensive”.

L’allarme degli Anestesisti.

Lo afferma all’ANSA Alessandro Vergallo, presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac). Oggi, rileva, i posti in intensiva “sono 9mila, ma non tutti effettivi, e ne sono occupati circa mille. Ma è irrealistico pensare di poterne aumentare il numero ulteriormente perchè mancano i medici.Non è questa la soluzione,non si può spremere ancora il sistema”.

La soluzione per affrontare “la prevedibile crescita dell’ondata pandemica non sta nell’aumentare all’infinito i posti di terapia intensiva e area medica, bensì nell’adottare misure di contenimento sociale più drastiche per frenare la circolazione del virus, come il lockdown stringente per i non vaccinati”. Lo sottolinea all’ANSA Alessandro Vergallo, presidente dell’Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi). “Abbiamo poco tempo per agire con misure più restrittive e prevenire un aumento di casi e ricoveri. Al contrario, c’è stato un allentamento dei comportamenti prudenti,anche per l’avvicinarsi delle feste”.

“Non escludiamo azioni di protesta dei medici anestesisti e di Pronto soccorso, fino allo sciopero, se la politica continuerà a proporre la moltiplicazione dei posti letto in terapie intensiva e area medica come unica soluzione per fare fronte al peggioramento dell’ondata pandemica, incurante della carenza cronica degli organici medici e delle condizioni di lavoro dei sanitari”. Sottolinea all’ANSA Alessandro Vergallo. “In altre parole, non è possibile ‘spremere’ ulteriormente il sistema ospedaliero, viste le condizioni attuali e la mancanza di medici. Quindi – conclude Vergallo – se questo gioco al rialzo continuerà, non escludiamo azioni di protesta molto forti”.

Il Governo corre ai ripari.

Tutto ciò mentre il prossimo 23 dicembre 2021 il Comitato Tecnico Scientifico e il Governo dovranno decidere per forza di cose per ulteriori strette. Ad esempio mascherine obbligatorie all’aperto e tampone per chi ha il Green Pass o Super-Green Pass e vuole partecipare a feste o andare in discoteca. Per Natale sarà difficile che ciò avvenga, ma la politica ha già avvisato che sarà il preludio alla chiusura di fine anno.

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