Gatti e animali intorno agli ospedali: mentre Infermieri e OSS si organizzano, le Aziende spesso boicottano. Altre volte invece sostengono la faccenda!
Gatti intorno agli ospedali: da secoli le colonie più o meno regolari dei felini domestici sono stanziate intorno ai centri ospedalieri.
In quasi tutta Italia si assiste a uno “scontro” tra personale e Azienda. Mentre Infermieri e OSS (ma anche addetti alle pulizie e amministrativi) si organizzano riempiendo ciotole e creando cucce/rifugi adatti agli affettuosi animali, alcune Aziende boicottano queste iniziative.
Ma non lo fanno perchè hanno il cuore duro e crudele: esistono norme sanitarie precise di cui proprio l’Asl è sorvegliante.
La soluzione potrebbe essere più semplice di quanto si creda. I “vecchi” dicevano che i gatti servono per tenere lontani topi e lucertole e chi dice che i gatti portano sporco non sa di cosa parla.
Esistono soluzioni che riescono a conciliare la posizione di tutti. Ne è un esempio il presidio ospedaliero Piove di Sacco, vicino Padova, dove negli ultimi giorni è stata inaugurata una colonia felina ufficiale a ridosso degli edifici sanitari.
Gli ospiti (o meglio i proprietari della colonia) sono tutti seguiti dal servizio veterinario dell’Azienda Sanitaria ULSS 6, che provvede anche a cucce e cibo aiutata ovviamente anche dal personale.
Una vittoria per l’umanità ed i suoi contenuti. Nel 2020 è impensabile che animali e uomini debbano vivere separati, distinti e distanti.
La dignità dell’essere umano deve essere estesa all’essere vivente. In quanto vivente, appunto.