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Coronavirus: quali sono i 21 indicatori con cui si calcolano Zona Rossa, Arancione e Gialla?

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Coronavirus: quali sono i 21 indicatori che vanno a calcolare se un territorio si trova in zona Rossa, zona Arancione e zona Gialla?

Coronavirus, quali sono i 21 indicatori?

Dal DPCM 3 Novembre 2020 sono in vigore le “zone colore”, ovvero restrizioni suddivise in relazione alla situazione circoscrizionale.

L’analisi settimanale (mediante algoritmi in cui vengono inseriti i dati forniti dalle Regioni) può quindi determinare gli spostamenti delle Regioni stesse tra fascia gialla e arancione e verso la zona rossa. Per quanto riguarda le regioni già rosse, invece, esse devono rimanere zona rossa per almeno due settimane.

Ecco l’elenco dei 21 indicatori (16 obbligatori + 5 opzionali) attualmente utilizzati per fare questa distinzione e posizionare i territori in Zona Rossa, Zona Arancione e Zona Gialla.

Indicatori.

Gli indicatori sono indicati in un provvedimento del ministero della Salute dello scorso 30 aprile e devono soddisfare tre requisiti:

  1. capacità di monitoraggio;
  2. capacità di accertamento diagnostico, indagine e gestione dei contatti;
  3. risultati relativi a stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari.

Capacità di monitoraggio.

  • N° di casi sintomatici notificati per mese in cui è indicata la data inizio sintomi/totale di casi sintomatici notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo;
  • N° di casi notificati per mese con storia di ricovero in ospedale (ovvero in reparti diversi dalla Terapia intensiva TI) in cui è indicata la data di ricovero/totale di casi con storia di ricovero in ospedale (ovvero in reparti diversi dalla TI) notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo;
  • Casi notificati per mese con storia di trasferimento/ricovero in reparto di terapia intensiva (TI) in cui è indicata la data di trasferimento o ricovero in TI/totale di casi con storia di trasferimento/ricovero in terapia intensiva notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo;
  • Casi notificati per mese in cui è riportato il comune di domicilio o residenza/totale di casi notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo;
  • Numero di checklist somministrate settimanalmente a strutture residenziali sociosanitarie (opzionale);
  • N° di strutture residenziali sociosanitarie rispondenti alla checklist settimanalmente con almeno una criticità riscontrata (opzionale).

Capacità di accertamento diagnostico e gestione dei contatti.

  • Percentuale di tamponi positivi escludendo per quanto possibile tutte le attività di screening e il “re-testing” degli stessi soggetti, complessivamente e per macro-setting (territoriale, PS/Ospedale, altro) per mese;
  • Tempo tra data inizio sintomi e data di diagnosi;
  • Tempo tra data inizio sintomi e data di isolamento (opzionale);
  • Numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio territoriale al contact-tracing;
  • N°, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio territoriale alle attività di prelievo/invio ai laboratori di riferimento e monitoraggio dei contatti stretti e dei casi posti rispettivamente in quarantena e isolamento;
  • N° di casi confermati di infezione nella regione per cui sia stata effettuata una regolare indagine epidemiologica con ricerca dei contatti stretti/totale di nuovi casi di infezione confermati.

Stabilità di trasmissione e tenuta dei servizi sanitari.

  • Numero di casi riportati alla Protezione civile negli ultimi 14 giorni;
  • Rt calcolato sulla base della sorveglianza integrata ISS (si utilizzeranno due indicatori, basati su data inizio sintomi e data di ospedalizzazione);
  • N° di casi riportati alla sorveglianza sentinella COVID-net per settimana (opzionale);
  • N° di casi per data diagnosi e per data inizio sintomi riportati alla sorveglianza integrata COVID-19 per giorno;
  • Nuovi focolai di trasmissione (2 o più casi epidemiologicamente collegati tra loro o un aumento inatteso nel numero di casi in un tempo e luogo definito);
  • N° di nuovi casi di infezione confermata da SARS-CoV-2 per Regione non associati a catene di trasmissione note;
  • N° di accessi al PS con classificazione ICD-9 ovvero compatibile con quadri sindromici riconducibili a COVID-19 (opzionale);
  • Tasso di occupazione dei posti letto totali di Terapia Intensiva (codice 49) per pazienti COVID-19;
  • Tasso di occupazione dei posti letto totali di Area Medica per pazienti COVID-19.

Questi 21 indicatori analizzati singolarmente e nel suo complesso, portano come abbiamo detto alla determinazione delle tre zone.

Con le rispettive restrizioni.

DPCM, tutte le restrizioni per Zona Rossa, Zona Arancione, Zona Gialla e Zona Bianca.

 

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