Nella settimana che va da 14 al 20 aprile si registra una riduzione di nuovi casi (-7,8%) e decessi (-17,5%). Continua ad alleggerirsi la pressione sugli ospedali, ma 12 Regioni rimangono sopra la soglia di saturazione per le terapie intensive.
È quanto emerge dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe. In particolare, si registra un calo di nuovi casi, 90.030 contro i 106.326 della settimana precedente, e di decessi (2.545 contro 3.083). In discesa anche i casi attualmente positivi (482.715 contro 519.220), le persone in isolamento domiciliare (456.309 contro 488.742), i ricoveri con sintomi (23.255 contro 26.952) e le terapie intensive (3.151 contro 3.526.
“La circolazione del virus nel nostro Paese – dichiara Nico Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – rimane ancora sostenuta. Con la progressiva riduzione dei nuovi casi settimanali, i casi attualmente positivi, raggiunto il picco della terza ondata il 5 aprile (570.096), sono scesi a 482mila, numero molto elevato e sottostimato dall’insufficiente attività di testing & tracing”. Peraltro, il dato nazionale risente di eterogenee situazioni regionali: infatti, la variazione percentuale dei nuovi casi aumenta in 3 Regioni e crescono i casi attualmente positivi in 6 Regioni.
“Gradualmente si allenta anche la pressione sugli ospedali – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione – ma il numero di posti letto occupati, sia in area medica che in terapia intensiva è ancora elevato in numerose Regioni”. Nello specifico, in area medica, la curva ha raggiunto il picco il 6 aprile (con 29.337 casi) e ha iniziato la discesa con una riduzione del 20,7% in 14 giorni; tuttavia i numeri assoluti rimangono elevati (23.255) e l’occupazione da parte dei pazienti Covid supera il 40% in 4 Regioni.
Per quanto riguarda le terapie intensive, la curva ha raggiunto il picco il 6 aprile (3.743), ma la discesa è più lenta, con una riduzione del 15,8% in 14 giorni; restano occupati 3.151 posti letto e in 12 Regioni la soglia di saturazione supera il 30%. “Numeri ancora alti anche per i nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva – spiega Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione – con una media mobile a 7 giorni di 182 ingressi quotidiani, seppure in diminuzione da un mese”.
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