Pronto Soccorso anti-cadute, ci siamo: rivoluzione in ospedale, al via il progetto europeo anche in Italia!
“Pronto soccorso anti-caduta”, è l’ospedale di Careggi (Firenze) a fare da aprifila in Italia al progetto sperimentale europeo.
L’ annuncio è stato dato dal professore Niccolò Marchionni durante il Congresso Internazionale di Cardiologia Geriatrica.
Le prime linee guida della Società Europea di Cardiologia risalgono al 2018 e furono inizialmente applicate in Irlanda al Saint James’s Hospital di Dublino. A seguire è l’Italia, con primo fra tutti il rinomato ospedale fiorentino. Successivamente sono già previsti gli inserimenti di Torino, Napoli e Modena.
Il progetto prevede la valutazione del paziente che si reca in Pronto Soccorso a seguito di una caduta, da parte di un team di esperti in campo cardiovascolare e geriatrico. Questo in modo da poter valutare di quale natura sia l’eziologia della caduta.
L’Unità Sincope e Cadute del pronto soccorso, formatasi appositamente, applica dei protocolli standardizzati per poter eseguire una valutazione mirata e uniforme su tutti i soggetti presi in esame.
Lo scopo è quello di ridurre i tempi degli accessi al pronto soccorso per cadute e il rischio di frattura di femore e limitare i secondi accessi al primo per nuovi episodi non debitamente intercettati.
Con la realizzazione di questo nuovo progetto, l’obiettivo è anche quello di ridurre quelli che sono i costi sanitari diretti e non, impiegati nel percorso ospedaliero e di riabilitazione del paziente.
Infatti solo in Toscana ogni anno sono circa 15 mila i pazienti anziani che si recano al pronto soccorso a seguito di una caduta.
Le cadute, ricordiamo, non sempre sono dovute ai farmaci assunti o ai problemi legati all’apparato locomotore, ma anche a episodi sincopali, vista offuscata e perdita di coscienza momentanea.